Il sedicenne Lamberto Lucaccioni morì in una notte d’estate dell’anno scorso per colpa di una pasticca di ecstasy, mentre si trovava presso la discoteca Cocoricò di Riccione. Oggi i genitori lo ricordano nell’aula del Liceo Scientifico di Citta di Castello (Perugia), che il giovane avrebbe dovuto frequentare quest’anno.
Mamma Donatella e papà Livio a stento trattengono la commozione e improvvisano un discorso fatto di parole accorate e piene di nostalgia: “Siamo andati carichi di ricordi e parole ma la verità è che non sapevamo bene cosa dire”.
“Siamo stati dei bravi genitori”
Di fronte a una platea composta da circa 20 ragazzi commossi e silenziosi, i genitori di Lamberto hanno capito una cosa importante: la tragica fine del proprio figlio non è stata causata da una loro incapacità educativa, ma semplicemente dall’incoscienza e dall’euforia di un adolescente che, trovandosi per la prima volta lontano da casa, ha voluto assaporare il gusto della libertà, andando oltre i propri limiti.
Ad accompagnare i genitori di Livio c’era anche Giorgia Benusiglio, la ragazza milanese che nel 1999 dovette subire un trapianto di fegato a causa dell’ecstasy. Oggi questa giovane donna porta la sua testimonianza in tutte le scuole d’Italia, affinché i giovanissimi possano comprendere i reali pericoli e le insidie che si nascondono dietro a una notte da sballo.
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Scusate ma “vittima del Cocoricò”…