Troppo spesso capita di vedere scene in cui il genitore spinge il proprio bambino a compiere azioni o a comportarsi secondo modalità impartite.
“Fai così, fai questo gioco, prova a leggere questo, indossa quello”.
Se da una parte è vero che i genitori devono guidare i figli, è altrettanto vero che non devono, pur in buona fede, opprimerli.
Il genitore è una guida
Spesso, il desiderio di mostrare ad amici e parenti le abilità del proprio bambino, fa compiere ai genitori errori di valutazione. Far esibire il proprio bambino con la filastrocca di Natale, se non ha desiderio di farlo, è una forma di violenza.
Il problema è che il genitore non si rende conto. Ingenuamente cerca l’ammirazione degli astanti e perde di vista la volontà del bambino. A questo punto si può assistere a scene davvero tristi. Il piccolo si mostra recalcitrante, balbetta, diventa rosso, scappa e si nasconde da qualche parte o piange. Ecco, in queste situazioni i genitori devono fare un passo indietro e seguire l’inclinazione dei propri piccoli. Se hanno piacere di esibirsi saremo felici di assecondarli, in caso contrario non dovremo mai forzarli.
I bambini sono piccole persone
Allo stesso modo dovrebbero essere lasciati liberi di decidere il proprio look, naturalmente a seconda dell’età e con una guida che aiuti il bambino nella scelta, cercando di fargli capire che i pantaloncini di cotone al ginocchio non sono adatti per le feste natalizie, dando poche spiegazioni, se piccolo, ma precise.
Se il bambino ha un’età idonea, è bene non tarpare le sue aspirazioni e inclinazioni. Ricordiamoci che sono piccole persone con grandi aspettative che noi genitori non dovremo mai deludere.
Magari diamogli qualche stimolo o rafforziamo la loro personalità, se fossero un po’ timidi e schivi, ma mai forzarli ad agire in modo dissonante dalle loro inclinazioni.
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