L’Asilo nel Bosco: il nido dove si educa i bambini all’aria aperta

In Italia ci sono…

degli asili all’aria aperta, dove la scuola è la natura e l’aula è il bosco.

In Italia ci sono…

degli asili in cui i giocattoli non sono fatti di plastica, ma di legno, pietre, foglie, e tanta creatività.

In Italia c’è… “L’Asilo nel Bosco“!

Quello de “L’Asilo nel Bosco” è un progetto che nasce in Danimarca negli anni ’50, con il nome di Skovbørnehave e che ha avuto una larga diffusione in tutto il Nord Europa (si stima che in Germania e in Gran Bretagna ce ne siano più di 1000).

Il primo Asilo nel Bosco, aperto ad Ostia nel 2014, ha dato il via a molti altri progetti simili (Biella, Vicenza, Rapallo, e tanti altri).

Il progetto pedagogico de L’Asilo nel Bosco si ispira a metodi di insegnamento come quello montessoriano, e si rivolge a bambini di età compresa dai 2 ai 6 anni.

Il metodo di insegnamento di un asilo così poco convenzionale, non esula dalle linee guida del Ministero dell’Istruzione in merito alle scuole dell’infanzia, ma prevede un approccio alle stesse totalmente diverso.

L’importante ruolo dell’educatore

Il rapporto tra educatore e bambino non è quello classico tra insegnante e alunno: l’educatore ascolta le esigenze del bambino e le interpreta, aiutandolo ad imparare attraverso la sua naturale curiosità, seguendo le sui inclinazioni individuali. Cambia anche il rapporto insegnante – bambino, con 1 educatore ogni 10 bambini anziché 1 ogni 25.

Il fatto stesso di passare la maggior parte del tempo all’aria aperta, favorisce un modello di apprendimento molto diverso rispetto a quello convenzionale. I bambini a contatto con la natura ricevono più stimoli, e sono meno inclini a litigare tra di loro.

Per giocare vengono utilizzati, sassi, pezzi di legno e di corteccia… Tutte cose che stimolano la loro creatività: una macchinina di plastica resterà sempre una macchinina, mentre un bastoncino o un sasso possono diventare qualsiasi cosa.

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