Inutile negare che i nostri figli siano completamente immersi nelle nuove tecnologie.
Inutile storcere il naso davanti ai vari device, facendo gli snob radical chic e gettando la televisione in cantina.
I tempi sono cambiati, e lo sono probabilmente in modo irreversibile. Essere anacronistici e privare i ragazzi della tecnologia non solo è assurdo, ma è sbagliato. Se invece si fa il discorso del moderare l’uso e il consumo della tecnologia, di dosarlo, di essere comunque vigili e presenti, da questa non si potrà trarre che beneficio. Questo è insomma quanto accade a scuola dove ormai da qualche tempo, anche nelle primarie, è stato introdotto l’uso della LIM, ovvero, la lavagna multimediale interattiva.
Lavagna multimediale: addio ai gessi e alla cimosa
Addio quindi alla vecchia lavagna di ardesia, che anche a causa del crescente numero di bambini allergici alla polvere di gesso era già stata sostituita con lavagne con pennarelli cancellabili. La LIM però è tutta un’altra storia.
Di cosa si tratta? Di un grande schermo multimediale dove semplicemente mediante un collegamento con un PC si possono proiettare video, anche online, ma si può scrivere, sia numeri che lettere, inserire oggetti, disegnare. Insomma, può essere utilizzato come un foglio elettronico e molto di più. La lavagna ha un touch screen e si può scrivere tanto con una penna quanto con le dita.
Vantaggi e rischi della lavagna multimediale
Il dubbio che può sorgere però è se i bambini, utilizzando questa tecnologia, non dimenticheranno come si scrive sul foglio di carta?
Assolutamente no se in classe vengono accompagnati nelle fasi di apprendimento dalle maestre e se a casa vengono seguiti durante i compiti che comunque vanno fatti sul quaderno.
Va bene la tecnologia, a dosi giuste, ma tutto sta nel metterla in equilibrio sfruttandone le opportunità. Del resto il computer riesce a catturare l’attenzione del bambino molto rapidamente e allora basta sfruttare questa sua caratteristica come strumento didattico piuttosto come come baby sitter.
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