Da un’indagine condotta a livello europeo dall’Istituto EU/SILC – Statistics or Income and Living Conditions – emerge come in Italia le famiglie più numerose siano anche quelle che, per contenere le spese familiari, rinunciano alle vacanze.
Molti figli = molte spese
I numeri parlano chiaro, lo studio portato avanti dell’EU-SILC dice che il 44,5% dei nuclei familiari con tre o più figli minori non può permettersi neanche una settimana di vacanza all’anno.
Troppe difficoltà economiche ostacolano un livello di vita dignitoso nel nostro paese: retribuzioni più basse confronto agli altri stati europei, complicazioni nella ricerca di posti lavoro, esborsi per bollette e carrello della spesa aumentati a dismisura grazie a pandemia, guerra e cambiamenti climatici. Insomma per molte famiglie italiane arrivare a fine mese è una corsa ad ostacoli.
Ecco allora che una delle prime voci da tagliare nel bilancio di casa è certamente la vacanza. Con rammarichi da parte degli adulti, ma anche evidenti ricadute sulle opportunità educative che un periodo fuori casa può regalare ai più piccoli.
Fonte: Openpolis
Le vacanze negate
Nella convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è riconosciuto il diritto al gioco e allo svago, allora rinunciare al viaggio è pure impedire ai figli di godere delle possibilità educative annesse.
In una ricerca ISTAT post-pandemia, effettuata tra i ragazzi delle scuole secondarie, la maggiore criticità evidenziata è stata proprio l’impossibilità di viaggiare. Più di altri divieti e restrizioni come libertà di uscire o feste e balli in compagnia.
Non bisogna sottovalutare quindi la necessità da parte dei più piccoli di muoversi e fare esperienze lontano da casa. Nuovi luoghi e culture da scoprire sono una tappa irrinunciabile per la crescita intellettuale dei nostri figli.
Certamente, se non esiste un problema di natura economica, fare una vacanza con tanti bambini piccoli è impegnativo e presuppone un’organizzazione meticolosa. Ma la soddisfazione al ritorno tra le mura domestiche sarà doppia vedendo le facce sorridenti dei figli.
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