In occasione dei mondiali di calcio femminile, la Panini crea un album e in Inghilterra il successo è travolgente, tanto che in breve tempo le figurine non si trovano più. Ma un papà ha un’idea originale per rendere felice sua figlia.
L’album di figurine dei Mondiali Femmili è introvabile, la delusione di Carmela
Come per qualsiasi campionato che si rispetti, la Panini decide di creare un album e in modo del piuttosto inaspettato, la cosa ha avuto molto successo, sopratutto in Inghilterra.
Qui la squadra delle Leonesse, allenate da Phil Neville, ha fatto breccia nel cuore dei tifosi e in particolare in quello delle piccole tifose, tanto che in breve tempo tutti gli album vengono venduti e le figurine sono praticamente introvabili, per non parlare del fatto che le partite che vede protagonista protagonista la squadra inglese è stata seguita alla TV da milioni di telespettatori.
Tra i tifosi delle leonesse c’è anche la piccola Carmela, una ragazzina che a sua volta gioca in una squadra di calcio femminile e che purtroppo è tra le tante che non è riuscita ad avere l’album delle sue beniamine.
Mondiali femminili: un padre crea un album per la squadra di calcio della figlia
Simon Ashton, questo il nome del padre della ragazzina, per tirare su il morale della figlia decide di fare una cosa unica nel suo genere, ovvero decide di creare un album per la squadra di sua figlia, le Rothwell Juniors.
Facilitato dall’essere fotografo, Simon si fa aiutare da un amico grafico per disegnare l’album, e dopo aver scattato le foto a tutte le compagne di squadra della figlia, in poco tempo riesce a realizzare l’album con tutte le foto delle ragazzine che compongono la squadra di calcio.
L’entusiasmo della figlia e delle sue compagne quando si vedono consegnare l’album a fine stagione è indescrivibile e ancor di più la gioia di potersi scambiare le figurine con le proprie immagini, ognuna emozionata dal poter trovare la figurina con la propria foto.
Insomma, un’idea di un padre che per far contenta la figlia merita veramente un plauso.
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