“La paura fa paura”, sembra un gioco di parole ma quest’ espressione riflette un’esperienza comune.
Percepire di essere spaventati può alimentare lo stato di paura, innescandosi un circolo vizioso in cui insorgono ansia e senso di impotenza.
Ciò può avvenire anche per le paure sperimentate dai propri figli in età infantile.
Ricordando che non esistono delle tappe evolutive rigidamente universali e che ogni bambino è dotato di una propria soggettività ed ha i propri tempi di cresciuta, analizzeremo alcune delle paure più diffuse durante l’infanzia e le possibili strategie genitoriali di fronteggiamento.
Cos’è la paura?
La paura è un’emozione fisiologica ed ha una funzione potenzialmente adattiva e protettiva.
Come per quanto avviene nell’universo animale, la paura contribuisce al riconoscimento di un rischio, alla mobilitazione di una strategia di difesa e all’ auto-tutela.
Determina una reazione soggettiva ad un evento percepito come minaccioso e può prevedere cambiamenti fisici, emotivi e comportamentali.
È importante apportare una distinzione tra paura e fobia.
La fobia è determinata da una condizione non contraddistinta da un reale pericolo, o da una sopravvalutazione paralizzante della minaccia e provoca reazioni disadattive e disfunzionali, ostacolando i compiti quotidiani e l’inserimento in contesti extra familiari.
La paura durante l’infanzia
Durante l’infanzia e con la graduale esplorazione dell’ambiente e della realtà è fisiologico che possano insorgere delle paure nel vissuto del bambino.
La manifestazione delle paure non è per tutti i bambini uguale, ma può presentare alcuni segnali, tra cui:
- Impazienza, irritabilità.
- Disagi connessi all’alimentazione.
- Problemi relativi al controllo degli sfinteri, enuresi notturna.
- Passività, assenza di curiosità ed eccessiva compiacenza.
- Relazione morbosa con le figure di attaccamento.
- Attivazione corporea (cambiamenti nell’espressione del viso, pallore, bocca secca, tremori, respiro affannato, ,sudorazione eccessiva, aumento della frequenza cardiaca, motilità intestinale ecc.).
Le paure dei bambini
Le paure dei bambini possono comparire sin dai primi mesi di vita, possono essere connesse alla crescita, essere provocate da esperienze vissute traumatiche ed essere alimentate dai mass media e da abitudini errate (giochi virtuali inappropriati ecc.).
Alcune paure possono perdurare nel tempo, altre essere transitorie e facilmente superabili.
Le paure dei bambini nei primi mesi di vita
Intorno ai 6/8 mesi i bambini possono vivere la paura degli estranei, delle persone che non conoscono. È un istinto auto-protettivo importante, se non rigido e pervasivo , e riflette la capacità del bambino di iniziare a differenziare i legami e le persone. Possono inoltre essere spaventati da:
- Suoni molto forti;
- Spazi sconosciuti e aperti;
- Colori molto vividi.
Verso i 12/18 mesi può comparire la paura connessa alla separazione dal genitore e può esprimersi con maggiore intensità intorno al secondo/terzo anno di età.
Le paure dei bambini dai 2 ai 5 anni
A 2/3 anni il bambino conquista gradualmente maggiori autonomie ed inizia a sperimentare aspetti di auto-controllo corporeo, incluso il controllo degli sfinteri. Inoltre, è naturale che nelle sue fantasie possano comparire mostri che spaventano e attraggono, che si riflettono anche nel gioco che può presentare tratti di aggressività.
In questa fase possono emergere:
- Paura della “sporcizia” prodotta dal proprio corpo
- Paura del water;
- Paura del temporale, dei mostri, delle streghe e delle ombre;
- Paura degli armadi;
- Paura del buio e di dormire da soli.
Le paure dei bambini dai 5 agli 8 anni
È a partire dai 5/6 anni che nel bambino sorgono interrogativi su temi esistenziali come la vita, la nascita, la morte e compaiono inedite scoperte che generano molte domande, non sempre di semplice risoluzione. È in connessione con le nuove conoscenze che possono comparire paure connesse alla tutela di sé:
- Paura di essere rapiti;
- Paura di essere derubati;
- Paura di ammalarsi;
- Paura della malattia e della morte dei propri cari;
- Paura del medico;
- Paura di insetti e animali.
Le paure dei bambini verso la preadolescenza
Durante gli ultimi anni della scuola elementare possono subentrare:
- La paura di fallire nei propri compiti ed obiettivi;
- La paura di deludere le aspettative;
- La paura di un rendimento scolastico non soddisfacente.
Nella preadolescenza prevalgono paure connesse alla trasformazione corporea e ai molteplici cambiamenti:
- Paura di un corpo non piacente;
- Paura di ricevere giudizi negativi;
- Paura di essere rifiutati dagli altri.
Come affrontare le paure dei propri figli?
Spesso un bambino si percepisce piccolo ed indifeso rispetto a ciò che avverte come minaccioso.
È importante considerare che nel superamento delle paure, o nella possibilità di renderle meno intense e pervasive sono fondamentali tre ingredienti: Fiducia, Autostima ed Autoefficacia.
Accompagnare il bambino a sviluppare fiducia in sé stesso, nelle proprie capacità e verso l’esterno è la cornice indispensabile entro cui muoversi.
È inoltre importante da parte dei genitori:
- Non giudicare le paure del bambino ma accoglierle. È molto rassicurante per un bambino percepire che c’è un adulto che può sorreggere i suoi turbamenti.
- Non minimizzare la paura dei propri figli: il bambino potrebbe sentirsi ridicolizzato, incompreso e scoraggiato.
- Non allarmarsi di fronte alla paura del bambino: ciò potrebbe alimentare in lui la convinzione che ha ragione ad aver paura.
- Empatizzare con lo stato d’animo del bambino: ricordarsi di sé stessi da piccoli, delle proprie paure, entrare nella realtà infantile.
- Aiutare il bambino a sperimentare uno stato di sicurezza , non negando la possibilità di minacce ma trasmettendo la possibilità di affrontarle e risolvere.
- Proporre storie, giochi in cui mostri si trasformano in personaggi buoni e fragili.
- Porre attenzione a non esporre il bambino a contenuti video non adatti alla sua età.
- Non premere l’acceleratore sull’autonomia: è importare fare esperienze di dipendenza sana durante l’infanzia per poter gradualmente diventare autonomi.
- Incoraggiare il bambino ad esprimere le proprie paure, condividerle le renderà meno invalidanti e più affrontabili.
Dott.ssa Giulia Gregorini
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