Lo scorso 6 febbraio, nei pressi di Bari, una limousine lunga 5 metri ha atteso una bambina di otto anni all’uscita della scuola. Lo stravagante e appariscente regalo pensato da una coppia di genitori per il compleanno della loro figlia ha suscitato forti polemiche tra le mamme degli altri alunni.
Un giro sulla limousine come regalo di compleanno
Mercoledì scorso a Parchitello, quartiere residenziale tra Bari e Noicattaro, gli allievi della scuola primaria “G. Pascoli” hanno assistito ad un evento davvero singolare. Al termine delle lezioni, una lussuosa limousine della lunghezza di cinque metri ha parcheggiato accanto al tradizionale scuolabus, tra lo stupore dei bambini e di alcuni genitori.
A salire sullo sgargiante veicolo una fanciulla di otto anni che, in occasione del suo compleanno, ha ricevuto dai genitori l’esclusivo regalo di essere accompagnata a casa come una vera diva dello star system.
Una sorpresa speciale sicuramente gradita dalla festeggiata e da alcuni suoi amichetti, ma di certo poco apprezzata da alcune mamme che hanno definito il gesto discriminante verso gli altri bambini.
Alcune mamme contestano il gesto e scatenano la polemica su Facebook
In particolare la madre di un alunno ha pubblicato un amareggiato post su Facebook in cui si rivolge alla preside dell’istituto.
In tono polemico la signora ha affermato di non poter condividere e accettare una condotta scolastica dove viene avallata la discriminazione sociale e rivolge alla dirigente i seguenti interrogativi: “Lei lo sapeva? Era d’accordo? Domani mi posso aspettare che girino una puntata di Beautiful o di Amici? Doveva vederli, gli sguardi dei bimbi stanchi, dopo 8 ore di scuola, increduli, curiosi e gelosi… E incapaci di interpretare quell’evento“.
Quesiti schietti e diretti appoggiati da altre mamme indignate dall’esibizione di tanto sfarzo. Tuttavia qualche altro genitore ha commentato il post sottolineando come la scuola non abbia facoltà di impedire il transito di un veicolo su un’area pubblica e che una scelta simile rientra nel libero arbitrio delle singole famiglie.
In difesa della preside è intervenuta la direttrice dell’ufficio scolastico della regione Puglia, Anna Cammalleri che evidenzia l’assoluta estraneità della scuola all’evento e afferma: “Al di là del gusto di poter utilizzare la limousine per prendere un figliolo, ma la dirigente scolastica che ne sa: i genitori della bambina non hanno mica fatto una richiesta”.
Alcuni docenti inoltre hanno sostenuto come le differenze sociali siano uno specchio reale della società e che parlarne in classe potrebbe essere invece un lavoro educativo in sinergia con le famiglie per introdurre le importanti tematiche dell’inclusione e della differenziazione.
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