L’aumento di sostanze inquinanti nell’aria, con la concomitanza di altri fattori legati al cambiamento generale dello stile vita, hanno portato nell’ultimo ventennio, a un sostanziale aumento delle allegrie infantili. Recenti statistiche, infatti, hanno rilevato che il 30% dei bambini soffre di allergia (di cui 250.000 al di sotto dei sei anni). Praticamente uno su tre! Si tratta di allegrie alimentari o cutanee e respiratorie che colpiscono i bambini definiti “atopici”. E i genitori, allora, come possono correre ai ripari?
Oltre a far uso di creme specifiche prescritte dal pediatra, o a tenere monitorati i cibi potenzialmente a rischio, una delle soluzioni per apportare sollievo ai nostri bambini è quella di usare un abbigliamento ecologico. Si, perché i vestiti realizzati con fibre sintetiche e artificiali sono una delle prime cause di reazioni allergiche, evitabili in modo semplice e naturale!
L’abbigliamento biologico, infatti, permette di evitare le controindicazioni delle lavorazioni industriali (con l’utilizzo di sostanze chimiche) a cui sono sottoposti i tessuti. Trattamenti atossici, biologici, antibatterici (in cui fibre ottenute dalla fermentazione degli zuccheri del mais) e tinture naturali, infatti, sono alla base della realizzazione dei tessuti eco. In questo modo è garantito un abbigliamento del tutto ipoallergenico, traspirabile e salutista. Inoltre, i capi ecologici sono biodegradabili. Una volta smessi, si possono riconvertire in concime nel giro di pochi mesi senza produrre alcun gas tossico.
La fibra naturale per eccellenza è il cotone. Attenzione però che sia stato coltivato biologicamente, senza l’utilizzo di pesticidi e colorato con tinture vegetali (zafferano o henné), animali (cocciniglia) o minerali (blu di Prussia). Per un tessuto ecologico al 100%, si tende sempre più spesso a piantare semi già colorati, dando vita a cotone di tre tonalità: ecrù, verde e marrone. Oltre al cotone, ricordiamo la canapa, tessuto a zero impatto ambientale, inattaccabile da acari, muffe, tarme, atossico e molto resistente. Ancora, il biolino, un tipo di lino ecologico che non subisce una coltivazione invasiva e il bambù, tessuto molto traspirante e antibatterico. Infine, ricordiamo anche capi realizzati con fibre marine, come la Crabyon (composta da chiosano, sostanza prelevata dalla corazza dei granchi) e la Seacell (arricchita con un’alga marina, dalle proprietà antibatteriche e antinfiammatorie).
I produttori di abbigliamento ecologico e naturale sono molteplici, dai piccoli artigiani che offrono linee sobrie e pulite, fino a marchi europei che propongono un fahion style. Anche le marche note, infine, hanno optato, nelle nuove collezioni, per i capi naturali eco-friendly, come la linea Color Eco Organic della Benetton che, con lo slogan “We love Earth”, propone abbigliamento per bambini a prezzi decisamente accessibili.
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