Lo sviluppo del bambino, fino dai primi mesi di vita, è destinato ad essere molto articolato e veloce. I progressi sono visibili a vista d’occhio e, mese dopo mese, il bambino sarà in grado di compiere sempre più azioni. Una fase molto importante è legata alla presa di coscienza di sè stesso: in questo periodo il bimbo impara a conoscersi meglio e a conoscere il proprio corpo, si rende conto di non essere un’estensione della mamma ma di essere un individuo e sarà in grado di riconoscere la propria immagine riflessa allo specchio. Fino ad allora, invece, quando posto di fronte a uno specchio il bimbo penserà di trovarsi al cospetto di un altro bambino e non capirà che si tratta in realtà proprio di sè stesso.
Confrontarlo con la sua immagine riflessa sarà un momento di grande ilarità per i genitori, che noteranno lo stupore e i tentativi di interazione che il bimbo farà per avvicinarsi e scoprire “l’altro bimbo”, magari toccandolo o cercando di leccare la superficie di vetro – questo perchè, nei primi mesi di vita, i piccoli scoprono ed esplorano gli oggetti usando soprattutto la bocca, cercando di scoprirne gusto e consistenza. Potrebbe anche risultare spaventato di fronte a quell’immagine, dato che ancora non è in grado di riconoscersi, e in tal caso arretrerà e cercherà di allontanarsene.
A che età il bambino impara a riconoscersi allo specchio?
In genere, il bambino impara a riconoscere la propria immagine riflessa nello specchio tra i 12 e i 18 mesi. Comincerà a studiare meglio l’immagine che ha di fronte a sè, a trovarla divertente, sorridere ed esaminarsi attentamente, senza esserne più spaventato. In questa fase, si renderà conto di non essere un tutt’uno con la madre, ma di essere anzi un individuo: questo spesso causa, nel bimbo, l’insorgere dell’ansia da abbandono, che si manifesta anche con un sonno irregolare, caratterizzato da continui risvegli.
Si tratta tuttavia solo di un periodo, assolutamente normale durante lo sviluppo e collegato all’evoluzione del bimbo, che diventa, man mano che cresce, sempre più cosciente di sè stesso e dell’ambiente che lo circonda. Bisogna dire, che per i gemelli questo fenomeno ci mette un po’ di tempo in più per verificarsi, specie nel caso di gemelli omozigoti.
Il test della macchia rossa: come farlo e a cosa serve
Si tratta di un test molto semplice, per sincerarsi che il piccolo sia in grado di riconoscere la sua immagine riflessa: bisogna innanzitutto metterlo davanti allo specchio e lasciare che si osservi. Successivamente, utilizzando per esempio un pennarello lavabile o del rossetto, si disegna una macchiolina sul suo viso e lo si riporta di fronte allo specchio. Se sa riconoscere la sua immagine, il bimbo dovrebbe cominciare a toccare quella macchia, dimostrando di aver preso nota del cambiamento sul suo faccino.
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