In tutti i Paesi del mondo l’esplosione dell’epidemia causata dal Covid-19 ha provocato molte difficoltà. Una di queste l’hanno affrontata le persone che, a causa del lockdown, non sono riuscite a tornare alle proprie case, dai propri cari trovandosi ad affrontare la pandemia a chilometri di distanza dalle loro famiglie e dai loro figli.
La storia di Archie, che ha affrontato la quarantena lontano dalla mamma
È questa la storia di Archie, un bambino di sette anni di origini britanniche che non ha potuto riabbracciare la propria madre per 52 notti e che, grazie alla sua intraprendenza e alla generosità dello sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi è riuscito a ricongiungersi alla mamma.
Il piccolo Archie vive negli Emirati Arabi con la sua famiglia. Poco prima del lockdown, la sua giovane mamma, Jessica Fitzjohn, si era recata nel Regno Unito ed era rimasta bloccata lì a causa della chiusura delle frontiere.
La lontananza è stata mitigata da videochiamate e telefonate, che tuttavia non sono bastate a fermare il bambino che, stanco di dover aspettare per poter riabbracciare la sua mamma, ha deciso di scrivere al sovrano di Ras al-Khaimah, lo sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi.
Nella lettera il piccolo Archie ha raccontato la sua storia e ha chiesto al sovrano arabo di intervenire affinché la madre potesse tornare da lui. La risposta non si è fatta attendere e dolo appena 24 ore dalla ricezione della missiva, il bambino ha ricevuto una risposta nella quale si annunciava che lo sceicco si sarebbe occupato personalmente del caso.
Archie riabbraccia la mamma
Il piccolo Archie ha potuto così ricongiungersi con la mamma, grazie all’intervento dello sceicco che ha sollecitato le autorità arabe affinché questo ricongiungimento fosse possibile e avvenisse nel più breve tempo possibile.
Jessica è finalmente tornata a casa dove, dopo il consueto periodo di quarantena, potrà tornare ad occuparsi quotidianamente del suo bambino.
Ecco il disegno che Archie ha fatto per ricordare l’evento :
Il video della settimana