Non è la moda del momento e non è nemmeno una nuova tecnica di nascita d’impronta new age, il Lotus Birth è un modo dolce, consapevole e in sintonia con le proprie convinzioni e il proprio stile di vita per far venire al mondo il proprio cucciolo. È una forma di rispetto per il bambino e per la madre, è un modo per assicurare al neonato un buon inizio per mettere su, passo dopo passo, un robusto sistema immunitario.
Cos’è il Lotus Birth
La nascita Lotus Birth prevede che bambino e placenta restino uniti fisiologicamente attraverso il cordone ombelicale fino a che questo non si stacchi da solo dal bambino e in modo del tutto naturale, senza l’intervento medicalizzato. Certo qualche papà potrebbe restarci male se aveva in mente di tagliare il cordone, ma se entrambi i genitori hanno sposato questa scelta, non ci sarà nessun rimpianto. Generalmente occorrono alcuni giorni prima che il cordone cada.
Solitamente sono indicati tra i 2 e i 10 giorni, ma spesso il cordone ombelicale si secca e cade molto prima, tra i 3 e i 4 giorni. Per conservare la placenta viene consigliato di lavarla bene e cospargerla con sale marino, avendo cura di versare qualche goccia di olio essenziale profumato. Il contatto tra il bambino e la sua prima fonte di vita consente un impatto col mondo meno stressante per il piccolo ma, soprattutto, gli permette di ricevere tutta la quantità di sangue placentare presente alla nascita e che risulta un prezioso contributo per la formazione di un sistema immunitario forte.
Il distacco tra placenta e bambino, in questo modo, avverrebbe solo nel momento in cui la placenta stessa avrebbe concluso il suo ruolo, senza traumi e intromissioni in un momento che dovrebbe essere il più intimo e protetto possibile. Inoltre alcuni studi hanno dimostrato che ritardare anche di soli pochi attimi il taglio del cordone comporti benefici considerevoli per il nuovo nato, tra cui una diminuzione del rischio di anemia. In molte culture orientali la placenta viene addirittura venerata, in occidente, nella maggior parte dei casi, subito dopo la nascita viene gettata via come fosse spazzatura.
Non tutti apprezzano questa scelta di mettere al mondo il proprio figlio, ed è giusto avere opinioni discordanti, ma per chi crede in questa opportunità si pongono problemi logistici di non poco conto. Questa è una modalità di nascita adatta per chi decide di partorire in casa, ma se volesse praticarla anche chi decide di partorire in ospedale, dovrebbe redigere un foglio dove si nega il protocollo ospedaliero a favore di questa pratica, concordando il tutto con la struttura prima del parto. Se non vi sono reali problematiche per cui si necessiti il taglio del cordone, l’ospedale non dovrebbe obiettare
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