Secondo l’Unicef nel mondo sono 1 milione e 400 mila i bambini morti, solo nel 2016, per malattie evitabili grazie ai vaccini.
L’allarme dell’Unicef
Secondo l’Unicef ben 20 milioni di bambini nel mondo non possono sottoporsi ad un ciclo completo di vaccini, esponendosi a malattie potenzialmente mortali che si potrebbero invece facilmente evitare.
Il risultato è che sono nel 2016 quasi 1 milione e mezzo di bambini sotto i 5 anni sono morti a causa di patologie di cui esistono dei vaccini. Ad aggravare la situazione contribuiscono i conflitti, le emergenze e la povertà. Ben 8 milioni dei bambini che non hanno accesso ai vaccini si trovano infatti in condizioni di maggiore vulnerabilità per tutte queste cause, e risultano quindi più facilmente esposti a malattie di ogni genere.
Sono molti i luoghi nel mondo in cui i bambini, per ragioni diverse, non hanno accesso a cure mediche adeguate e anche patologie facilmente curabili possono, in molti contesti, rivelarsi fatali.
La situazione vaccinale in Italia
In passato l’Italia ha ottenuto risultati straordinari nella limitazione di malattie di cui sono disponibili i vaccini. I cicli di vaccinazione obbligatoria hanno permesso di eliminare completamente dal nostro Paese malattie anche mortali che in passato erano endemiche. Negli anni più recenti si è però ridotta, per varie ragioni, la copertura vaccinale in età pediatrica.
Questo significa che un numero sempre crescente di bambini sono inutilmente esposti a patologie da cui è possibile proteggersi facilmente, spesso con una semplice iniezione. Il risultato è che nel 2016 l’Italia è stata una dei soli 7 Paesi europei (su 53 totali) a contare oltre 1000 casi di morbillo fra bambini e adulti.
Il morbillo è una malattia per cui è disponibile da anni un vaccino, che nel nostro Paese è anche obbligatorio per legge. Il morbillo può portare a complicazioni gravi ed invalidanti, fino a causare la morte. Una maggiore sensibilizzazione e formazione sull’utilità dei vaccini sono l’unico modo per ridurre drasticamente l’incidenza di queste patologie anche in Italia.
Il video della settimana