Il Presidente della Repubblica della Macedonia del Nord accompagna a scuola bambina con sindrome di down bullizzata dai compagni
Arrivano a scuola mano nella mano Embla Ademi, una bambina di 11 anni con sindrome di down vittima di bullismo e Stevo Pendarovski, Capo di Stato della Macedonia del Nord. Pendarovski si schiera dalla parte dei più fragili e sottolinea il valore dell’inclusione come principio fondamentale di una società civile.
Il Presidente Pendarovski contro il bullismo nelle scuole
La piccola Embla vive con la sua famiglia a Gostivar, una città nel nordovest del Paese e ogni giorno subisce a scuola atti di bullismo. La classe per lei non è un luogo di incontro e di crescita, ma motivo di sofferenza.
Pendarovski venuto a conoscenza della situazione di grave disagio, va a prendere la piccola a casa e la accompagna a scuola, fermandosi come tutti i genitori al cancello di ingresso. I commenti del Presidente chiariscono la motivazione che lo ha spinto a stare accanto a Embla e alla sua famiglia.
Il Capo di Stato trova inaccettabile che si possano adottare comportamenti pericolosi e aggressivi nei confronti dei bambini e in particolare, di coloro che hanno uno sviluppo atipico. Spiega alla piccola folla che si è radunata fuori ai cancelli che è dovere del Governo, ma anche dei singoli cittadini affermare ogni giorno il valore dell’inclusione attraverso l’empatia.
Il bullismo e l’intervento degli adulti
Il Presidente, dopo avere accompagnato Embla a scuola, si è recato a casa dei genitori della piccola per offrire la propria solidarietà.
Il gesto è un segnale forte contro il bullismo che interessa tutta la popolazione giovanile e richiede interventi educativi sempre più mirati. Secondo i dati del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children) che rileva e analizza i comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare, il 55% delle ragazze tra gli 11 e i 17 anni sono oggetto di prepotenze e il 20,9% subiscono vessazioni una volta al mese. Per i colleghi maschi le percentuali sono rispettivamente del 49,9% e del 18,8%.
Gli atti di bullismo e cyberbullismo interessano sia i maschi che le femmine. Le ragazze che subiscono questo tipo di aggressione fisica e psicologica una o più volte alla settimana sono il 9,9%, mentre per i maschi l’8,5%. Una situazione che è molto grave. Quest’anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito del riconoscimento di “Alfiere della Repubblica” David Fabbri, un ragazzo di 17 anni che ha saputo trasformare le sue vessazioni in un libro e un cortometraggio per educare all’inclusione le nuove generazioni.
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