A Quezon nelle Filippine, un neonato di appena due mesi è stato ritrovato in lacrime all’interno di un cimitero. Il piccolo, intirizzito dal freddo, aveva addosso soltanto una tutina azzurra ed era visibilmente spaventato.
Il bambino è stato abbandonato in un cimitero durante la notte
Abbandonare un neonato è un atto deplorevole, ma lasciarlo di notte in un cimitero tra le lapidi, tinge il gesto di vero squallore. È quanto accaduto lo scorso 28 maggio a Quezon, piccola cittadina delle Filippine.
Alcuni passanti, in visita ai loro cari defunti, hanno sentito un pianto lontano e, non capendone la provenienza, hanno subito avvisato le forze dell’ordine. La polizia, accorsa rapidamente sul posto, ha perlustrato la zona fino a scorgere, tra le lapidi, un neonato.
Il piccolo, intirizzito dal freddo, aveva addosso soltanto una tutina azzurra ed era visibilmente spaventato. Secondo le ricostruzioni, lo hanno abbandonato nel cimitero durante la notte nel tentativo di non lasciare tracce e di sbarazzarsene immediatamente.
I pericoli nel cimitero di Quezon, infatti, non sono pochi: pare che nel posto circolino abitualmente cani randagi, topi e volatili che avrebbero potuto infastidire il neonato e ferirlo a morte.
La Polizia ha affidato il bambino alle cure del vicino ospedale
Fortunatamente il bimbo ha resistito alle insidie della notte e, motivato a vivere, ha fatto notare la sua presenza con il pianto.
Gli agenti di polizia lo hanno condotto subito nel vicino ospedale cittadino, dove al piccolo sono state date coperte calde, latte a volontà e anche un nome: Louis. Dopo averlo affidato al personale sanitario, le forze dell’ordine hanno aperto un fascicolo per abbandono di minore e hanno iniziato rapidamente le ricerche per trovare il responsabile di una simile scelleratezza.
Dai media apprendiamo che le indagini hanno condotto alla nonna del bambino che, in preda alla disperazione, ha confessato che sua figlia aveva intenzionalmente abbandonato il neonato. Il piccolo Louis è stato messo in pericolo dalla sua stessa madre che credeva di potersene liberare come si fa con un rifiuto della spazzatura.
La donna, rispondente al nome di Lara Sentillas, è stata messa in carcere e il bambino ora è in attesa di affidamento.
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