Lo sentite entrare in una stanza prima ancora di udirlo, quando è piccolo capite che ha fame prima ancora che pianga: la connessione che esiste tra madre e figlio è qualcosa di assolutamente straordinario.
È un cordone ombelicale che ci connette prima in maniera fisica e poi in modo affettivo alle nostre creature. Ma mentre per 9 mesi esso è evidente, in seguito si trasforma in un’energia speciale che scorre tra madre e figlio, accresciuta dal giusto accudimento ma anche da un salutare rapporto affettivo. Lo stesso vale per le mamme adottive, che si trovano a crearlo un giorno dopo l’altro.
Ma i rapporti tra madri e figli sono tutti uguali? Secondo la psicologia no, tanto che ne sono stati classificati differenti tipologie.
E’ definito rapporto sicuro quello in cui la mamma riconosce in maniera puntuale le richieste del figlio, e risponde ad esse in modo adeguato, permettendo al piccolo di esprimere le proprie emozioni sia positive che negative. Non sempre è facile: se ad esempio si è al primo figlio, ci si potrebbe sentire imbarazzate ad allattarlo in presenza di altre persone, oppure inadeguate se non si riesce a calmare il suo pianto davanti alla suocera. Se nonostante tutto ci si mostra in grado di capire le sue esigenze, il figlio avrà sempre più fiducia nella madre, e si creerà un rapporto stabile e duraturo, non legato esclusivamente ad un accudimento pratico, ma ad uno scambio affettivo pressoché indissolubile. Non solo: questo legame stabile fa bene tanto al bambino quanto alla mamma!
Se invece la mamma presta più attenzione a se stessa che al bambino, si parla di legame ambivalente. Se il bimbo piange, la madre accorre solo per essere rassicurata essa stessa, ma potrebbe disinteressarsene in altre occasioni. Il piccolo crescerà pensando che il mondo è un posto incostante e imprevedibile.
Se la madre non risponde alle esigenze del figlio il legame può essere definito evitante. Padre, nonni, anche semplici ospiti, sono invitati a cambiare il pannolino o farlo mangiare, magari con un sorriso, ma sempre per evitare un contatto diretto con le sue necessità. Questo bimbo sarà precocemente autonomo: ma da adulto tenderà ad isolarsi.
Se invece, come si diceva all’inizio, la madre costruisce concretamente il proprio legame, esso diventerà unico e indissolubile, capace di farvi trovare ovunque e in qualsiasi modo…anche ad occhi chiusi!
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