A Reggio Emilia una mamma riabbraccia il figlio di 9 anni dopo quattro mesi di lockdown e viene multata dai carabinieri per non aver rispettato la norma del distanziamento sociale.
Un abbraccio tra madre e figlio dopo il lockdown è costato 400 euro
Una mamma e suo figlio si rivedono dopo quattro mesi di lockdown e si abbracciano forte. Ma quel contatto fisico prolungato, che infrange la regola del distanziamento sociale, infastidisce l’assistente sociale che presiede l’incontro e sul posto giungono le forze dell’ordine.
I carabinieri, constatando che la madre e il bambino effettivamente non vivono insieme, comminano alla donna una multa di 400 euro (riducibili a 280 se pagata entro 30 giorni) per non aver rispettato le norme anti-Covid19.
Il singolare avvenimento avvenuto a Reggio Emilia è stato portato all’attenzione dei media da Elisa Fangareggi, avvocato della signora e presidente di Time4Life associazione volta alla tutela dei minori in condizioni di indigenza e disagio sociale, e sta scuotendo fortemente l’opinione pubblica.
Il bambino anni prima era stato tolto alla madre per inadeguatezza genitoriale
Come spiega la Fangareggi, alcuni anni fa la ragazza madre si era rivolta ai servizi sociali per ricevere aiuto in quanto non riusciva a conciliare la cura del bambino con gli impegni lavorativi, ma non si sarebbe mai aspettata di essere considerata non idonea a svolgere le funzioni genitoriali.
Da allora il minore è stato allontanato dal nucleo familiare e alla donna è concesso un solo un incontro a settimana sotto la supervisione degli educatori. Misure restrittive rese ancora più aspre dall’emergenza coronavirus, che durante il lockdown, hanno necessariamente sostituito gli incontri fisici con le videochiamate.
Allo stato attuale delle cose, per la Fangareggi la multa per mancato distanziamento sociale è inaccettabile e spinge le istituzioni ad interrogarsi sui criteri di applicazione delle norme anti-Covid19.
Tuttavia il dottor Domenico Pianese, segretario del sindacato di Polizia Coisp, sembra intenzionato a risolvere la questione in maniera pacifica e ha rilasciato la seguente dichiarazione “È mia intenzione provvedere, a nome del sindacato Coisp, al pagamento di una sanzione che ritengo inopportuna. Ecco perché contatterò al più presto l’avvocato Elisa Fangareggi”.
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