Il dolore addominale di cui si lamentano spesso i bambini ha diverse origini: può essere sia di natura organica che psicologica, quindi come fare a capirlo?
“Mi fa male la pancia!“: è questo uno dei lamenti più diffusi dei bambini e che preoccupa i genitori che non riescono a comprendere se questo dolore derivi da una condizione fisica o di natura psicologica. Quando i dolori addominali sono il sintomo di una malattia sono sempre accompagnati da altri segnali che offrono delle indicazioni in tal senso. Infatti, con la gastroenterite è presente anche il vomito, la diarrea e un malessere generalizzato, mentre in caso di stitichezza, le feci sono dure e a palline ed è evidente un gonfiore nella zona del ventre.
Altre cause che possono scatenare il mal di pancia dei bambini sono l’irritazione del colon, che passa dopo che il piccolo si libera nel bagno, l’infezione intestinale o l’infiammazione dei linfonodi addominali che si trascina dietro la febbre. Dopo i 3 anni di età, però, se i dolori sono improvvisi e continui e se il vomito aumenta e diventa sempre più intenso e scuro può trattarsi di appendicite. Per averne una prova quasi certa basta toccare nella zona interessata a destra e se il bambino non sopporta la pressione è bene recarsi subito al pronto soccorso. In ogni caso è bene chiedere sempre consiglio al pediatra per una terapia adeguata.
Quando il mal di pancia dipende da fattori emotivi
I bambini, quando non sanno gestire le emozioni, esprimono i loro sentimenti attraverso altri canali e a volte può essere anche un semplice mal di pancia. Questo si presenta soprattutto quando deve andare a scuola, perché probabilmente dietro c’è una tensione, una preoccupazione per qualcosa che è avvenuto al di fuori dalle mura domestiche e che il bambino non sa descrivere né interpretare. Può essere il caso di un compito andato male, un litigio tra amici, un richiamo della maestra.
Il bambino può anche somatizzare le emozioni che vive a casa, delle paure, dei conflitti tra i genitori, delle gelosie nei confronti di un fratello o un’ansia per un evento che lo preoccupa. La soluzione è cercare di capire l’origine del problema, parlare con lui, trovare un rimedio insieme, provare a calmare questo suo malessere con una camomilla e un massaggio al pancino. Nei casi più complessi è importante chiedere aiuto a uno psicoterapeuta, che saprà indicare il modo migliore per riportare la serenità nella vita del bambino.
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