L’appello lanciato sui social dal sindaco di Mogliano veneto, ha messo tutti a conoscenza della ricerca di midollo per una piccola bambina del proprio comune, Vittoria, che è affetta dalla malattia di Krabbe.
La speranza dei genitori
La vita di Vittoria, di appena due mesi, è veramente appesa ad un filo, ed i genitori sperano che tramite questo appello si riesca a trovare un donatore compatibile per cercare di salvarla.
La malattia di Krabbe, dalla quale è affetta la piccola è una malattia neurodegenerativa rara e solo attraverso il trapianto di midollo osseo i medici possono tentare di salvarla. Oltre alla necessità di trovare il donatore “compatibile” un altro problema è rappresentato dall’urgenza in quanto le condizioni di Vittoria stanno peggiorando giorno dopo giorno.
Mogliano veneto è il paese di origine della madre di Vittoria, Alessandra, che ora vive a Trento insieme al marito per motivi di lavoro: per questo è arrivato l’appello sui social, molto accorato, da parte del primo cittadino di Mogliano Veneto.
Nel suo messaggio il sindaco ha ricordato la grande solidarietà che è stata espressa in tante occasioni dai suoi concittadini e per questo ha chiesto la massima condivisione possibile dell’appello. I potenziali donatori devono mettersi in contatto con ADMO per capire se possono aiutare la bambina mettendo a disposizione, in caso di compatibilità, il proprio midollo. I requisiti per poter donare il proprio midollo sono uno stato di buona salute ed una età compresa tra 18 e 35 anni.
La malattia di Krabbe
Questa malattia neurodegenerativa rara causa la perdita della “guaina mielinica” che ha funzione di isolare e proteggere le fibre nervose del corpo umano.
La malattia di Krabbe solitamente si manifesta nei primi 6 mesi di vita con sintomi che vanno dalla febbre ricorrente all’ipersensibilità rispetto ai suoni, alla perdita di peso ed al vomito. La malattia di Krabbe comporta la perdita progressiva del movimento e delle abilità, e arriva anche ad avere sordità e cecità e può causare la morte prima del compimento del terzo anno di età. Generalmente viene trasmessa dai genitori con il bambino che eredita da loro, portatori sani, due copie alterate del gene.
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