April è una donna americana di 39 anni con cinque figli, che ha intenzione di donare il proprio utero ad una donna con problemi di fertilità, per aiutarla ad avere il bambino che tanto desidera.
Donare il proprio utero a chi non può avere figli: la storia di April
April Lane, questo il nome della coraggiosa e generosa donna statunitense, prima di concepire e dare alla luce i suoi cinque figli, ha attraversato un duro e difficile periodo in cui, lei e il marito, non riuscivano ad avere bambini.
L’infertilità che era stata diagnosticata ad April e suo marito li ha spinti ad adottare un bambino, il loro primo figlio, per poi provare con una fecondazione in vitro che ha portato alla nascita di due gemelli, infine la donna è riuscita a concepire due figli, in modo del tutto naturale e miracoloso, con ben due gravidanze.
L’arrivo delle ultime due figlie, accompagnato da stupore e felicità, ha spinto April e suo marito ad un’importate riflessione che li ha portati ad una decisione finale: donare l’utero ad un’altra coppia di persone che desiderano avere un figlio ma non ne hanno la possibilità a causa del “mostro” chiamato infertilità.
La donazione e il trapianto: un atto di coraggio e di grande altruismo
Per questo motivo April ha deciso di donare il suo utero ad una donna, di cui non si conosce il nome, grazie ad una sperimentazione medica che è avvenuta presso la clinica Baylor University Medical Center di Dallas.
La dottoressa Liza Johannesson che sta seguendo April Lane e suo marito in questo percorso coraggioso e difficile ha dichiarato: “Vogliono che qualcun altro viva la gravidanza e partorisca come è stato per loro, e penso che sia una cosa meravigliosa“.
La donazione dell’utero, un desiderio di questa coppia, non è un trapianto completamente nuovo. In effetti esistono già due casi documentati di trapianto di utero che hanno avuto esito positivo, con l’inizio di due gravidanze andate a buon fine.
Si tratta di un trapianto di organo che comporta gli stessi rischi di qualsiasi altro intervento del genere, con la possibilità di rigetto e la necessità di preparare il donatore e il ricevente. Esattamente come per gli altri trapianti anche quello dell’utero ha una funzione vitale, in questo caso non per il ricevente ma per la creatura che nascerà da questa procedura chirurgica.
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