Una semplice app può salvare la vita di un bambino? Può essere così utile da far capire ad un genitore che qualcosa non sta andando come dovrebbe? Sì!
Mamma Emily ha raccontato perché l’utilizzo di “Count The Kicks” sia stato così fondamentale per la nascita della sua piccola Ruby.
Viva grazie a un’app: la storia della piccola Ruby
Emily Eekhoff, una mamma americana aveva monitorato la sua gravidanza con “Count The Kicks”, un’app che riesce a captare i movimenti del bimbo all’interno del grembo materno e a far capire, quindi, al genitore se il feto sta bene. Grazie all’utilizzo di questa applicazione mamma Emily notò che i movimenti della sua piccola erano diversi dal solito. Decise, quindi, di recarsi nel vicino ospedale e chiedere ai medici se fosse tutto nella norma. Lo staff sanitario comprese subito che la bimba aveva difficoltà respiratorie e fecero un cesareo d’urgenza.
Ruby nacque alla trentatreesima settimana, visse i suoi primi 10 giorni nel reparto di rianimazione dell’ospedale ma ora è una bimba sana e forte. Ruby è viva grazie all’attenzione della sua mamma e all’app che ha utilizzato per capire come procedeva la sua gravidanza. Un giorno in più e Ruby non sarebbe tra le braccia della sua mamma.
Perché questa app è stata così utile?
“Count The Kicks” ha permesso a mamma Emily di conoscere meglio il suo corpo e i movimenti della sua piccola nel suo grembo. Questa applicazione è stata creata per diminuire il numero di morti prenatali utilizzando la tecnologia e dei semplici accorgimenti. “Count The Kicks” è un’app creata da 5 mamme americane che avevano perso i loro bimbi prima o poco dopo la nascita.
Anche in Italia sono state create delle app pediatriche di primo soccorso che possono aiutare le mamme a svolgere questo ruolo importante. Le applicazioni di questo tipo non si sostituiscono agli specialisti del settore ma offrono degli strumenti per conoscere, comprendere e in alcuni casi, come quello di Ruby, salvare la vita dei propri figli.
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