Donne d’Italia, il 2017 sarà sicuramente ricordato come una delle pietre miliari per la tutela dei diritti delle mamme lavoratrici. Il merito è di un’assistente di volo, Maria Luisa Lo Schiavo, che ha citato in giudizio il suo datore di lavoro, niente meno che la compagnia Easyjet, e del Giudice del lavoro del Tribunale di Busto Arsizio, Simona Polimeni, che ha accolto il ricorso della dipendente, che mirava a tutelare i suoi diritti di mamma per l’allattamento del proprio bambino.
Cosa dice la sentenza sul diritto all’allattamento
Nello specifico, la questione si è risolta con il riconoscimento da parte del giudice del diritto della mamma di allattare il figlio “per un tempo demandabile alla libera scelta della stessa”, senza alcuna intromissione nella definizione delle modalità da parte del datore di lavoro. Questo è stato possibile basando la sentenza sulla tutela di un diritto umano universalmente riconosciuto come quello della salute di mamma e figlio.
In questo modo, la richiesta di rientro al lavoro avanzata dalla compagnia al compimento del settimo mese del bambino è stata dichiarata nulla e invalida. Nel caso la mamma di Busto Arsizio fosse tornata regolarmente al lavoro, per attività di volo a tempo pieno, le sarebbe stata impedita la possibilità di proseguire con l’allattamento: una situazione inaccettabile per il giudice che ha invitato la compagnia aerea a trovare una sistemazione lavorativa da svolgersi a terra e per un periodo di tempo consecutivo non superiore alle 6 ore.
Un precedente storico per le mamme lavoratrici
Qualora Easyjet non riuscisse ad offrire un’attività consona sulla base delle linee guida del giudice, la stessa azienda dovrà sospendere la neo mamma dal lavoro, considerando tale periodo di assenza come un congedo di maternità, che dovrà quindi essere indennizzato come da norme di legge.
Un successo storico, quello della dipendente lombarda, che sarà ricordata come la prima lavoratrice in Italia ad aver vinto un ricorso contro la compagnia aerea Easyjet sul tema allattamento, che da oggi in poi dovrà essere inteso come un diritto demandato alla libera scelta della madre.
Il video della settimana
maria luisa lo schiavo è di reggio calabria (mia sorella) e simona polimeni è il suo avvocato super brava, non il giudice
comunque, bell’articolo, bravi!