Arriva dal Connecticut un’agghiacciante storia di bullismo: un bambino di 8 anni ha letteralmente dato fuoco fuoco a un bambino di 6. È l’ultimo atto di violenza che dura da due mesi.
Il grido disperato di Dominick Krankall, un bambino americano di 6 anni: “Mamma mi hanno dato fuoco” squarcia la tranquillità di una famiglia che chiama immediatamente i soccorsi per cercare di salvare il bambino dall’ennesimo atto di violenza da parte di un ragazzino di 8 anni.
Una palla da tennis infuocata ferisce il volto e le gambe di Dom
Secondo la ricostruzione di quanto avvenuto, Dominick è stato attirato dietro la casa da un bullo di 8 anni che gli ha poi lanciato contro una palla da tennis infuocata, imbevuta di benzina. Ora il piccolo è in ospedale, ha il viso e le gambe devastati da ustioni di secondo e terzo grado, si nutre attraverso una cannuccia e soffre per le ferite.
Ciò che preoccupa la famiglia è non solo la sua ripresa fisica, ma anche quella psicologia. Il bambino infatti ha subito un grosso trauma, una cicatrice dell’anima oltre che nel corpo che condizionerà la sua vita.
La sorella del ragazzo, Kayla Deegan, racconta come un incubo i pochi minuti della tragedia, quando suo fratello è stato chiamato dal bullo mentre giocava in giardino e si è ritrovato sul viso una palla infuocata cosparsa di benzina.
È solo l’ultimo episodio di due mesi di violenze da parte del presunto aggressore. La famiglia di Dom ha provato più volte a parlare con i genitori del bullo, ma hanno sempre negato ogni coinvolgimento da parte del figlio.
Intanto la polizia indaga sulle dinamiche cha hanno portato al ferimento del bambino e i genitori di Dom pubblicano sui social le foto del piccolo in ospedale duramente provato dalle ferite e coperto da bende.
Una rete per fermare il bullo
Il mondo deve sapere! Gridano quelle immagini, mentre una folla di amici si accalca sotto le finestre dell’ospedale per sostenere il bambino.
Tra loro ci sono anche i poliziotti che lo hanno soccorso. Si sono riuniti in una “Parade of Heroes” per fare sentire al ragazzo tutto il calore e l’affetto di cui ha bisogno per affrontare le difficoltà di questo momento.
Quello di Dom non è un caso isolato, secondo un’indagine dell’Istat nel nostro Paese il 9,9% delle ragazze e l’8,5% dei ragazzi subiscono atti di bullismo di diverso genere più volte a settimana.
Gli psicologi chiedono un presidio psicologico in ogni scuola e spingono i genitori a mantenere il dialogo con i figli, anche nelle fasi più delicate della crescita, come la preadolescenza e l’adolescenza, quando gli episodi di bullismo sono più frequenti. L’impegno delle forze dell’ordine e della polizia postale cresce ogni anno. L’imperativo è d’obbligo: fermiamo insieme il bullo!
Fonte immagini: New York Post
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