Uno dei problemi che hanno colpito le strutture ospedaliere italiane in questo periodo di emergenza dovuta al coronavirus è quello legato ai reparti maternità.
Con la presenza del contagio infatti alla gioia per un momento così importante della propria vita, si aggiunge la paura per il bambino che deve nascere oltre che per sé stesse. Inoltre alcune partorienti sono risultate positive al Covid 19 e per loro è stata necessaria la separazione in reparti appositamente attrezzati.
L’iniziativa della Fondazione Rava e Martina Colombari
Per mettere a disposizione dei reparti maternità sia di Milano che di altre città italiane una serie di attrezzature specifiche per proteggere le partorienti positive, la Fondazione Rava ha lanciato una iniziativa di raccolta fondi, che l’ex Miss Italia, che è una madrina della fondazione, ha prontamente appoggiato.
Il progetto si chiama “Maternità Covid-19” e la Colombari ha lanciato sul web una “challenge” nella quale sono già coinvolte molte donne e mamme che fanno parte dello star system.
Per lanciare questa iniziativa l’ex Miss Italia ha scelto uno slogan molto semplice ed efficace, “La vita è più forte del covid” ed ha invitato a postare una foto che ritrae le altre mamme nei momenti della loro maternità. Oltre a questo ha chiesto di “taggare” la Fondazione Francesca Rava e di contribuire alla riuscita del progetto tramite una donazione.
La challenge con le “mamme star”
Martina Colombari è stata la prima tra le “mamme star” ad aderire ed ha postato una foto che la ritrae insieme al figlio Achille, avuto dal calciatore Costacurta, subito dopo la nascita.
Molte altre mamme hanno aderito ed hanno postato sui propri profili delle immagini scattate sia durante la gravidanza che immediatamente dopo il parto. Tra queste anche volti noti della televisione come Caterina Balivo e Bianca Guaccero, ma anche attrici come Elena Santarelli e Miriam Candurro, tutte unite per uno scopo molto nobile.
La maternità ai tempi del coronavirus
In questo periodo le partorienti non possono ricevere visite proprio per motivi di sicurezza legati all’epidemia e quindi è necessario un maggiore sostegno, oltre che fare tutto il possibile per poter permettere il ricongiungimento sia con la famiglia che con il figlio neonato nel mono tempo possibile. Per le partorienti positive invece nei reparti maternità sono previste delle misure particolari di separazione con reparti attrezzati come all’Ospedale Sacco ed alla Clinica Mangiagalli a Milano.
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