Per tante madri la sola idea di doversi separare dai propri figli per un lungo periodo o di vivere lontani da loro è terrificante.
Per altre, invece, quella di rinunciare alla custodia dei figli è stata la decisione migliore, sia per loro che per i bambini.
Tre di queste mamme hanno deciso di condividere la loro storia in un documentario, The Last Taboo, di Chole White. Il documentario è andato in onda per la prima volta nel 2019, ma recentemente è riapparso online.
Mamme che lasciano i figli: ecco le protagoniste di The Last Taboo
Attraverso le storie di tre donne, tre madri che hanno scelto volontariamente di rinunciare a crescere i loro figli, ascoltiamo la voce di tutte le donne che non si sentono adeguate per questo ruolo, pressate dalle aspettative, dagli stereotipi e dai giudizi degli altri.
La storia di Maria
La prima protagonista di questo documentario è Maria. Lei pensava che il suo più grande desiderio fosse quello di diventare una mamma e una moglie perfetta. Quando è nata la piccola Hannah, infatti, ha fatto di tutto per riuscire a calarsi nel migliore dei modi in quel ruolo. Tuttavia, sentiva che una parte di sé dovesse fare altro, trovare il modo di esprimersi, quasi come se ci fosse un’altra donna dentro di lei.
A soli tre anni, alla bambina è stato diagnosticato un cancro ed è morta un anno dopo. Quest’evento doloroso ha scombussolato totalmente il precario equilibrio di Maria che ha deciso di trovare il coraggio per riuscire ad avere l’opportunità di capire chi era davvero. Dopo la fine del suo matrimonio, Maria se ne è andata di casa e nonostante fosse stata una scelta terribilmente difficile, si è sentita finalmente libera di esprimersi. Per questa decisione Maria si è sentita duramente giudicata come madre.
La storia di Rebecca
A seguire troviamo la storia di Rebecca. Lei non sognava di mettere su famiglia, ma quando ha conosciuto un uomo estone le cose sono cambiate. Tra i due c’era un forte connessione, tanto che lui si è trasferito dall’estonia a Londra.
La coppia viveva in un piccolo squat, quando a 23 anni Rebecca è rimasta incinta. Per dare maggiore stabilità al bambino, hanno deciso di trasferirsi in Estonia. Non appena si sono trasferiti, però, Rebecca ha subito capito di aver commesso un errore perché provava un grande senso di inadeguatezza e voleva tornare a casa.
Due anni dopo è ritornata a Londra per il matrimonio del fratello e non è più tornata in Estonia. Il bambino non lo ha abbandonato, ma lasciato alle cure di sue padre. Madre e figli si vedono un paio di volte l’anno.
La storia di Nataly
Storia simile quella di Nataly, la terza protagonista del documentario. Il suo sogno era quello di diventare una donna in carriera, ma le sue origine ebraiche e di famiglia tradizionale l’hanno portata a sposarsi con un uomo e ad avere due figli. Quando i bambini avevano 6 e 4 anni, però, non ce l’ha fatta più e li ha lasciati a suo padre.
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