In queste settimane sono tante le famiglie, composte soprattutto da mamme e bambini che scappano dalla guerra in Ucraina e cercano rifugio qui in Italia, sono persone che hanno subito enormi traumi e che hanno perso in pochissimo tempo le loro certezze oltre che i loro averi, hanno bisogno di tutto, cibo, vestiti e di riposo.
Al momento, se da una parte si cerca di fornire un primo soccorso con aiuti e beni di prima necessità, dall’altra si sta mettendo in piedi una rete di accoglienza più a lungo termine.
Storie di solidarietà: il lavoro dell’associazione Salvamamme
Tra le storie di solidarietà c’è quella del blogger e attivista romano Enrico Sitta che si è mobilitato per soccorrere la popolazione ucraina al confine polacco:
Grazie alla collaborazione dell’Associazione Salvamamme, da anni impegnata ad aiutare mamme in difficoltà e fragili, e CRI abbiamo caricato i pulmini di coperte, generi alimentari per bambini, pannolini vestitini e una volta arrivati al confine con l’Ucraina abbiamo affidato il materiale al ROE (Raggruppamento Operativo Emergenze) Protezione Civile che, in collaborazione con l’I.N.S.F.O., sta gestendo l’unico centro di accoglienza italiano per ucraini con base a Przemysl, Polonia.
L’operazione non ha riguardato però solo i generi di prima necessità: insieme agli aiuti materiali, infatti, i due pulmini impiegati hanno portato in salvo circa 14 persone tra donne e e bambini ucraini, che sono stati trasferiti in Italia e accolti dai loro familiari o dalle istituzioni disponibili e operative per l’accoglienza.
Come rivela il blogger, affrontare un viaggio come questo, a fianco di persone che hanno perso tutto e che ripongono in noi tutte le loro speranze, è qualcosa di emotivamente molto forte, non solo per gli adulti, ma anche per i più piccoli:
Alcune esperienze creano dei legami incredibili. La piccola Nika, ad esempio, si è molto affezionata a nostro figlio più grande Fabio, che era insieme a noi al confine ucraino della Polonia quando li abbiamo presi a bordo.
Salvamamme e le altre iniziative a favore dell’ucraina
L’Associazione Salvamamme intanto ha lanciato un appello:
Stanno arrivando bambini e donne disperati in cerca di aiuto o anche di serenità, ma mentre per chi arriva in Italia la strada sarà difficile ma non pericolosa, per le persone rimaste intrappolate nei bunker o nei campi di accoglienza le difficoltà sono tante, servono beni di prima necessità, coperte e medicinali, ma per spedirli con un Tir i costi sono altissimi e Salvamamme da sola non riesce più. Possiamo spedire tutte le settimane ma non riusciamo da soli.
Piccole ma significative raccolte fondi sono nate anche per contribuire all’istruzione e di conseguenza all’integrazione attraverso dei corsi di lingua italiana pensati soprattutto per i più piccoli, ma anche per le loro mamme.
La generosità del popolo italiano, dunque, si sta concretizzando anche nell’attivazione di raccolte fondi online anche per organizzazioni nonprofit in prima linea e per progetti di accoglienza in supporto delle famiglie ucraine.
Su GoFundMe dall’inizio dell’emergenza è stata attivata la pagina “Aiutiamo l’Ucraina” con tutte le raccolte fondi verificate.
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