Un antico adagio sostiene che “chi dorme non piglia pesci” ma, un recente studio ha dimostrato che anche solo un’ora e mezza di più dedicata al sonno basta a migliorare il proprio stato di benessere. In modo particolare, la ricerca made in Gran Bretagna, metterebbe in evidenza come dormire di più influisca anche sul metabolismo e perciò contribuisca a raggiungere o mantenere il proprio peso forma.
Dimagrire dormendo: la dieta del sonno
Sembrerebbe proprio la scoperta del secolo: si può dimagrire dormendo! Impossibile chiedere di più, vero? Una gran bella notizia per le mamme, che abituando i loro bambini a dormire di più si ritroveranno figli più in salute e, per effetto domino, loro stesse più riposate e in forma.
La dieta del sonno, infatti, aiuterebbe a migliorare le proprie abitudini alimentari. Effettivamente quando ci si sveglia riposati si affronta la giornata in modo migliore e non si ha bisogno di rifugiarsi nel cibo “spazzatura” per trovare conforto. Migliorare la propria forma senza sforzarsi risulterà un’idea particolarmente allettante per chi dopo la gravidanza desidera buttare giù qualche chiletto.
Non è un caso se la ricerca che ha scoperto che dormire di più fa dimagrire sia stata condotta dal King’s College di Londra. Le statistiche, infatti, dimostrano che un terzo degli adulti inglesi dorme poco e ciò porterebbe ad un’assunzione superiore di zuccheri rispetto al fabbisogno giornaliero. Lo studio, pubblicato sulle pagine dell’autorevole American Journal of Clinical Nutrition, prendendo in esame 42 individui ha constatato che aumentando le ore di sonno in persone abituate a dormire meno di sette ore ne risultavano dei notevoli benefici.
Sonno e dieta: che relazione c’è?
I ricercatori del King’s College hanno focalizzato la loro indagine sull’impatto che un sonno più prolungato avrebbe sulla dieta e sulle abitudini alimentari. Dividendo in due il campione di soggetti monitorati e lasciando un gruppo libero di dormire come d’abitudine, dando invece precise indicazione all’altro e chiedendo a tutti i partecipanti di mantenere un diario alimentare, si è giunti a conclusioni davvero illuminanti. L’incrocio di dati rilevati ha, infatti, messo in evidenza che chi dormiva di più avesse ridotto naturalmente l’assunzione di zuccheri e carboidrati durante la giornata.
Il responsabile del Dipartimento di Scienze della nutrizione Haya Al Khatib che ha condotto lo studio, ha evidenziato come siano sufficienti alcuni piccoli accorgimenti per migliorare la qualità del sonno, infatti non è importante esclusivamente la quantità di ore dedicate al riposo ma bensì come si dorme. La qualità del sonno diventa in questo modo un indicatore fondamentale per controllare la salute della popolazione. La scoperta di una connessione diretta tra qualità/quantità di ore di sonno e dieta bilanciata può aprire nuovi orizzonti nella prevenzione dell’obesità infantile.
La dieta del sonno, una dieta per mamme e bambini
Questo “tipo” di dieta, non presentando alcun tipo di controindicazioni, sembra proprio essere adatta a tutti infatti proprio a nessuno può far male dormire di più e meglio. I consigli che si possono ricavare da questo studio possono essere davvero utili per le mamme e per quelle ancora in attesa. È bene però tener conto che chi è abituato a dormire poco non riuscirà subito a cambiare “stile” di sonno. Questo vale soprattutto per i bambini. L’importante è non scoraggiarsi dando al corpo il tempo di abituarsi ai nuovi ritmi. Sicuramente sarà più facile che adattarsi a mangiare cose poco saporite: chi è a dieta ne sa sicuramente qualcosa!
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