Ogni donna lo sa bene: durante la gravidanza, il legame con il nascituro ancora nella pancia è fortissimo. Un filo diretto, infatti, trasferisce al piccolo non solo il nutrimento necessario alla sua crescita, ma anche emozioni e sensazioni della futura mamma. Il feto percepisce se lei è rilassata o, al contrario stressata e nervosa.
Se la mamma ride ed è felice, trasferisce la sua gioia al bimbo che, dall’interno della pancia, partecipa alla sua ilarità. E se, al contrario, la donna vive un momento particolarmente intenso di stress emotivo, di nervosismo e agitazione, il piccolo reagisce ugualmente al suo stato d’animo. Ecco come!
Una nuova ricerca scientifica dell’Università di Durham nel Regno Unito ha monitorato, con ecografie quadridimensionali, i volti e i movimenti di 15 bimbi nella pancia delle loro mamme. E il risultato desta scuramente molta curiosità. È emerso, infatti, che, se la futura mamma è stressata o sotto pressione, il feto si toccherebbe il volto con la mano sinistra.
La ricercatrice Nadja Reissland, autrice dello studio, dalle pagine di una rivista specializzata, ha affermato che “tali gesti sarebbero un riflesso condizionato di auto-rassicurazione dei feti”. La carezza, come il succhiarsi le dita, sarebbero dei gesti inconsapevoli, delle abitudini sviluppate nell’utero per auto-tranquillizzarsi.
In particolare poi, la mano sinistra non sarebbe un caso. Il lato sinistro, infatti, è quello che risponde maggiormente alle sollecitazioni di stress, tanto che i mancini sembrano essere maggiormente esposti all’insorgenza di disturbi mentali. I feti, quindi, accarezzandosi il viso con la manina sinistra, indicherebbero un loro stress mentale, in linea diretta con quello delle mamme.
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