Quando si parla di mangiare emozionale, generalmente, ci si riferisce a quelle forme di fame nervosa causata da stati d’animo negativi, come lo stress, per esempio. Eppure non sempre è giusto vedere il bicchiere mezzo vuoto.
Mangiare emozionale può anche essere interpretato come un’associazione del cibo a eventi o luoghi che fanno sentire bene, e dunque in forma assolutamente positiva. Non solo, questa può essere proprio la chiave di lettura perfetta per insegnare ai bambini qual è il cibo sano e come fare a mangiare bene. Non è facile, meglio saperlo prima, ma fattibile, vediamo come.
I bambini sono curiosi
Il cibo può e deve essere una scoperta. Andare a fare rifornimento al supermercato, comprando merendine e junk food non implica nessuna scoperta, al contrario, implica un approccio passivo al cibo.
E allora cosa bisogna fare?
La parola chiave è il tempo. Tempo da dedicare ai nostri figli in primis e alla preparazione del cibo in secondo luogo. Certo, se si lavora può essere un problema, ma dedicare almeno un giorno del week end alla scoperta del buon modo di mangiare sarebbe importante.
Sfruttiamo quindi la curiosità dei nostri bambini e portiamoli a conoscere la produzione del cibo, come e da dove nasce e come viene preparato per arrivare nei nostri piatti. L’ideale sarebbe visitare, per esempio, una fattoria didattica, dove far vedere da dove provengono le uova ai bambini, o come si produce il formaggio o raccolgono gli ortaggi, magari facendogli incontrare proprio chi lavora la terra e alleva gli animali.
Anche saper comprare il cibo è importante
Non sempre si ha la possibilità di recarsi in campagna e di acquistare frutta e verdura direttamente dal contadino, così come le uova, la carne e quant’altro. Ecco perché è importante insegnare ai bambini, fin da piccoli, a fare la spesa. Comprare un alimento al mercato, lasciando anche gestire il denaro ai bambini più grandicelli, è molto importante per la scoperta dell’importanza del mangiare sano.
Assieme a mamma e papà
Assieme a mamma e papà poi si possono organizzare delle vere gite ad hoc dove poter unire la scoperta di posti di interesse storico, culturale e naturalistico, ma anche solo ludico per i più piccini, alla degustazione di cibo sano e genuino, come il buon vecchio pane e olio o uno spuntino di frutta, cercando di legare un determinato cibo a una sensazione positiva.
Il video della settimana