La nascita di un bambino è un momento di grandissima gioia in qualsiasi famiglia, ma questa si accompagna anche alla necessità di organizzarsi per la sua cura ed assistenza.
Il numero delle mamme che lavorano, infatti, aumenta sempre più e le condizioni contrattuali attuali sono spesso un problema per chi deve gestire un figlio. Negli Stati Uniti è stata aperta una interessante campagna per chiedere più sostegno alle famiglie e nello specifico dei congedi per tutti i genitori, poiché in America mamme e papà non sono tutelati come in Europa.
Cosa sono i congedi parentali
I congedi parentali, cioè i permessi specifici che i genitori possono richiedere per stare con i loro bambini in caso di necessità nei primi anni di vita.
I motivi per cui se ne fa richiesta possono essere tantissimi: una visita medica, un colloquio scolastico, un’indisposizione del piccolo… Sembrerebbe una cosa naturale e normale, ma in realtà non è così perché ci sono ben sei paesi al mondo in cui questi permessi non sono inclusi all’interno dei contratti di lavoro. Tra questi vi sono addirittura gli Stati Uniti.
Sorprendentemente nei civili Stati Uniti il congedo parentale non è un diritto fondamentale, anzi è gravemente carente: solo il 25% dei genitori lavoratori ne può usufruire e tante volte sono limitati a due settimane dopo la nascita.
È proprio sulla base di questa considerazione che è stata pensata la campagna Paid Leave For All, con una serie di libri-provocazione in cui si spingono ed incoraggiano i bimbi a badare a loro stessi perché, purtroppo, la loro mamma e i loro papà non vengono messi nella condizione per farlo.
Una collana di libri del tutto particolare…
L’inesistenza dei congedi parentali ha spinto un’associazione a pensare a una serie di libri molto particolare, quasi una vera e propria provocazione nei confronti della società moderna. Si tratta di una sorta di manuali di sopravvivenza divisi in quattro parti in cui si insegna ai bimbi delle diverse età a badare a loro stessi perché, purtroppo, mamma e papà non lo possono fare dal momento che sono costretti a lavorare.
Certo, può sembrare molto strano, ma in realtà è anche una soluzione molto efficace!
Ecco, quindi, che in ‘Baby, get your shit together‘ vengono presentati tantissimi trucchi e consigli per far crescere i bambini più in fretta del normale.
Un provocatorio manuale di sopravvivenza per parlare dei congedi
Nei manuali sono presentate tantissime provocazioni e soluzioni estreme per far sì che i bimbi pensino a loro stessi e siano autonomi fin da subito.
Ad esempio, viene insegnato ai bimbi di poche settimane come sterilizzare e preparare i biberon o come fissare un appuntamento con il pediatra se devono fare una vaccinazione.
Se sentono la mancanza della mamma e hanno bisogno del fondamentale contatto fisico che si deve instaurare soprattutto nei primi periodi di vita possono, poi, rimediare tenendo accanto a loro la sua borsa o un suo oggetto personale.
Questa collana di libri è stata realizzata per sottolineare e dimostrare in una maniera non convenzionale, ma molto pungente, come dedicarsi e curare un bambino sia non solo impegnativo, ma anche molto costoso. Non tutte le mamme si possono permettere di non lavorare e, anzi, molto spesso lo devono fare subito dopo il parto. Non avendo, però, spesso il diritto di richiedere dei congedi parentali, in caso di necessità sono costrette ad assentarsi dal lavoro senza percepire alcuna retribuzione.
Come racconta anche il manifesto dell’iniziativa: “Solo il 25% dei lavoratori statunitensi ha accesso al congedo familiare retribuito tramite il datore di lavoro e solo il 40% ha accesso all’assicurazione per invalidità a breve termine. Quasi una madre occupata su quattro è tornata al lavoro entro due settimane dal parto e una pensionata su cinque ha lasciato la forza lavoro prima del previsto per prendersi cura di un familiare malato. Le nostre leggi attuali non tengono il passo con i bisogni delle nostre famiglie o con l’economia del 21° secolo”.
Dove si possono trovare i libri?
I libri non sono in vendita, perché in realtà non esistono realmente. Sono stati pensati come parte di una campagna sociale che vuole sensibilizzare l’importanza di inserire all’interno dei contratti di lavoro un piano e un programma di congedi parentali retribuiti da utilizzare nei primi anni di vita del bambino.
È così che navigando in internet compariranno dei banner pubblicitari fasulli che sponsorizzeranno questi libri surreali e inesistenti. Tornare al lavoro subito dopo il parto, infatti, non solo è difficile per moltissime mamme, ma anche pericoloso, basti pensare a quanto possa essere lungo riprendersi da un taglio cesareo.
Questa azione molto particolare, quindi, vuole dimostrare quanto sia necessario cambiare l’attuale legislazione a tutela della famiglia.
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