Sono migliaia le mascherine che ogni giorno vengono distribuite nelle scuole laziali e non utilizzate. A rivelarlo è un sondaggio al quale hanno partecipato migliaia di genitori di alunni delle scuole elementari, medie e superiori che hanno dichiarato di non ritenere sicure le mascherine distribuite ai loro figli.
Mascherine nelle scuole: l’83% dei ragazzi non le usa
In base ai dati raccolti dal coordinamento dei presidenti dei vari consigli d’Istituto delle scuole del Lazio, la distribuzione giornaliera delle mascherine ai ragazzi/e non ha riscosso un gran successo.
Lo si evince dalle risposte fornite al questionario da oltre 25.000 genitori di ragazzi in età scolare (primarie, medie e superiori), che considerano le mascherine bianche distribuite nelle scuole scomode, poco sicure e talvolta maleodoranti.
Per questo motivo, più dell’83% dei genitori ha preferito acquistare di tasca propria le classiche mascherine chirurgiche di colore celeste da fare indossare ai figli durante le ore di lezione e lasciare nello zaino quelle distribuite a scuola, che inevitabilmente poi finivano nella spazzatura con una ingente spreco di risorse pubbliche.
Mascherine nelle scuole: nasce il progetto “Salviamo le mascherine mutanda”
L’evidente spreco di risorse dovute al mancato utilizzo delle mascherine non è passato inosservato, tanto che l’associazione “Castelli Romani food and wine” in collaborazione con Alex Corlazzoli, noto giornalista e musicista, hanno deciso di promuovere una bellissima iniziativa volta al recupero delle mascherine non utilizzate dai ragazzi che frequentano le scuole della regione Lazio per poi destinarle a chi non ha la possibilità economica di procurarsele.
All’iniziativa ha deciso di aderire anche la comunità Sant’Egidio, dettasi pronta a raccogliere le migliaia di mascherine inutilizzate per poi distribuirle a famiglie in difficoltà economica, senza tetto e immigrati in stato di bisogno.
Il progetto che è stato lanciato con lo slogan “Salviamo le mascherine mutanda“, sembra stia riscuotendo largo successo.
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