Secondo uno studio dell’Università Murdoch del Queensland, in Australia, i bambini moderni leggono di più rispetto a quelli del passato. Il rischio è di perdere il gusto per la lettura se vengono offerti libri elettronici al posto di libri tradizionali.
Nativi digitali: preferiscono leggere libri tradizionali
Contrariamente a quello che si può pensare, i bambini e i ragazzi di oggi leggono tanto, forse ancora di più rispetto alle generazioni passate, e lo fanno con passione ed entusiasmo, privi di quei muri che noi adulti costruiamo all’interno della nostra mente.
Rischiano però di rovinare il rapporto tra i bimbi e la lettura, frenando il loro entusiasmo, i libri digitali; o meglio, non tanto i libri quanto i supporti su cui vengono letti, che sono costantemente collegati in rete. Questo distoglie l’attenzione di chi legge, che viene dirottata verso le notifiche di Facebook o i messaggi di WhatsApp.
Il “Media Multitasking” fa diminuire la voglia di leggere
Dopo aver condotto uno studio su ben 997 alunni che frequentano gli ultimi tre anni di elementari, chiedendo loro quanto leggano e su che tipo di supporto, se cartaceo o elettronico, il team di ricercatori australiani ha concluso che i bambini che leggono i libri elettronici su tablet o smartphone si dedicano alla lettura con minore frequenza rispetto ai coetanei che utilizzano i libri tradizionali in formato cartaceo.
Un risultato forse scontato, ma che meritava di essere raggiunto con una ricerca approfondita. La ricerca che ha sancito che il principale responsabile di questa differenza è il Media Multitasking: il fenomeno porta alla distrazione, causata dall’accesso facile alla rete, per cui basti toccare un punto qualsiasi dello schermo per guardare una notifica e passare a Facebook, Twitter o Instagram, abbandonando la lettura.
Per fortuna, però, un altro studio dice i nativi digitali apprezzano maggiormente i libri tradizionali rispetto ai più moderni ebook.
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