La ragazza padovana di origine marocchine Meriem Rehaily, dopo aver giurato fedeltà all’Isis lo scorso luglio ed essere partita come combattente straniera per la Siria, in una intercettazione telefonica eseguita dai Ros e risalente a qualche mese fa, ha dichiarato a un proprio parente: “Voglio tornare a casa, vi prego aiutatemi”.
I carabinieri e la squadra speciale Antiterrorismo non hanno mai smesso di seguire le tracce della giovane e oggi cercano in ogni modo di proteggerla da eventuali ritorsioni.
Dopo essersi arruolata nelle fila dei miliziani islamici al fine di compiere “attività operative”, la studentessa è diventata “sorella Rim” e con questo pseudonimo ha postato sulla rete numerosi messaggi di appoggio e di ammirazione nei confronti dell’Isis.
La conversone anti-occidentale è avvenuta tramite la rete
Meriem si sarebbe unita al califfato nero tramite il web, aderendo ai gruppi islamici anti-occidentali che cercano adepti in rete.
Malgrado i numerosi appelli da parte del padre, la ragazza, dopo la fuga di luglio, non ha dato più notizie di sé. Ma oggi, come emerge chiaramente dalle intercettazioni, si è pentita della propria scelta scellerata e teme per la propria incolumità.
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