All’ospedale Ruggi di Salerno, una giovanissima mamma di appena 14 anni ha dato alla luce il suo primo figlio: un bel maschietto di circa tre chili. Tuttavia, data la minore età della ragazza, la direzione sanitaria ha esercitato il diritto di chiamare i servizi sociali.
Mamma per scelta a quattordici anni
Si dice che l’amore possa sbocciare a qualsiasi età e senza preavviso e a giudicare da quanto è successo pochi giorni fa a Salerno, il detto trova conferma. Una ragazzina di soli quattordici anni ha dato alla luce il suo primo bambino, un bel maschietto di circa tre chili, pienamente consapevole di quanto stesse accadendo.
La giovanissima mamma infatti è legata sentimentalmente a un ragazzo di 19 anni e ha dichiarato di aver scelto insieme a lui di portare avanti la gravidanza. Una fermezza e una sicurezza sicuramente encomiabili data la giovanissima età della ragazza; tuttavia la direzione sanitaria dell’ospedale Ruggi ha ritenuto opportuno avvisare i servizi sociali, nella speranza di fornire ai due neo-genitori ulteriori indicazioni per la futura vita familiare che li attende.
Negli ultimi anni si sta verificando un’esplosione di baby mamme
Il compito dei servizi sociali sarà quello di verificare l’effettiva idoneità genitoriale dei due adolescenti innamorati. Per quanto infatti sembrerebbero avere una relazione solida, ovviamente il sentimento non può bastare a crescere un bambino.
Vi devono essere tutte le condizioni sociali ed economiche indispensabili ad un’esistenza decorosa quali un’ambiente adatto al sereno sviluppo psicofisico del neonato, figure di riferimento responsabili e consapevoli del proprio ruolo, risorse finanziarie sufficienti a soddisfare ogni esigenza del piccolo. Anche i genitori della ragazzina verranno chiamati ad esprimere il loro parere e il loro coinvolgimento nella vicenda, in quanto principali garanti delle scelte della figlia.
Da gennaio scorso fino ad oggi, nel Sud-Italia, altre due quattordicenni hanno dato alla luce un bambino; ci si chiede pertanto quale ruolo abbia il contesto familiare nello sviluppo morale ed emotivo degli adolescenti. Se è vero infatti che l’esperienza della maternità fa maturare, è altrettanto vero che bruciare le tappe del proprio percorso individuale, implica la rinuncia di una parte fondamentale di se stessi.
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