L’unica arma per salvare la vita a milioni di bambini rifugiati in tutto il mondo è l’istruzione. Con lo slogan #mettiamocelointesta, l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) ha avviato una campagna solidale mirata ad offrire un buon livello d’istruzione ai bimbi rifugiati.
L’istruzione dei bambini rifugiati come arma contro le violenze
Il nuovo slogan dell’UNHCR per i rifugiati ha affermato che l’istruzione scolastica è l’unica vera arma in grado di allontanare i bambini rifugiati di tutto il mondo, da contesti in cui prevarica la violenza e la sopraffazione. Secondo un rapporto dell’UNHCR, oltre 3,5 milioni di bambini rifugiati non hanno accesso allo studio.
La campagna solidale intrapresa dall’ONU in collaborazione dell’UNHCR tende a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di avviare un processo che inserisca i bambini rifugiati nel contesto scolastico. Un semplice SMS o una chiamata al numero 45516 può essere un valido aiuto per sostenere gli studi di un bambino rifugiato.
Mettiamocelo in testa di aiutare i bimbi rifugiati
L’iniziativa solidale dell’UNHCR per i rifugiati è iniziata già nel 2012 e in questi anni, grazie all’aiuto di molte persone generose, il progetto Educate a Child ha permesso a circa un milione di bambini rifugiati di intraprendere un percorso scolastico. Nell’arco di cinque anni l’UNHCR è stata in grado di aiutare economicamente circa 76 mila famiglie in difficoltà. Secondo quanto emerge dal rapporto dell’UNHCR sarebbero 12 i paesi al mondo particolarmente disagiati, come Siria, Iran, Pakistan, Etiopia, Malesia, Yemen, Ruanda, Uganda, Ciad, Sudan, Sud Sudan e Kenya.
L’istruzione è un elemento fondamentale per la formazione mentale e per la sopravvivenza dei bambini di tutto il mondo. Oltre a garantire tende e beni di prima necessità, è opportuno offrire ai bambini rifugiati le basi necessarie a creare un futuro migliore, lontano da mentalità violenti e aggressive.
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