Fortunatamente mio figlio con il cibo non mi ha mai dato problemi. Da quando, a 5 mesi e mezzo, abbiamo iniziato con le prime pappine ha sempre accolto di buon grado qualsiasi cosa gli si proponesse.
Lo svezzamento seguito è stato di tipo tradizionale: abbiamo detto no all’autosvezzamento per dedicarci alla “maniera tradizionale”, anche perché, avendo smesso presto di allattare, non sarebbe stato possibile fare altrimenti. Abbiamo seguito in modo abbastanza dettagliato la tabella che la pediatra ci aveva fornito, introducendo cibi un poco alla volta. Raramente ho concesso strappi alla regola, ferma della mia convinzione che Pietro dovesse abituarsi gradualmente ai nuovi sapori. E così siamo andati avanti, di settimana in settimana, inserendo alimenti nuovi e osservando attenti le reazioni che, se possibile, erano tutte uguali.
La filosofia del piccolo di casa, finora, sembrerebbe essere stata va bene tutto purché mi riempiate la pancia.
Ora siamo arrivati, aimé, al momento di svolta che io tanto temevo. La pediatra ci ha infatti dato il via libera per iniziare un’alimentazione simile alla nostra: in pratica ci ha detto che Pietro può iniziare a mangiare tutto stando, ovviamente, attenti alle cotture e alla grandezza del cibo.
Ora, finché si trattava di seguire delle indicazioni passo passo potevo pure farcela ma il prendere iniziative in un campo che sento poco mio, come può essere quello culinario, mi preoccupa non poco.
Che significa che può mangiare di tutto? Per tutto si intende tutto o tutto condito da buonsenso? E, se così fosse, il buonsenso a tavola come si serve? E come si cucina?
Io vorrei anche smettere di fare due preparazioni e di unificare i nostri e i suoi ritmi in pasti unici ma come dovrei fare? Iniziare a mangiare cose insipide e tendenzialmente cremosine pure io (che male, male non mi farebbe, eh) o iniziare a somministrare al Nano pasti “seri”?
Inoltre il tutto della pediatra, secondo voi, tiene conto anche del fatto che qua siamo a quota (solo) quattro denti i quali vengono utilizzati per mordicchiare di tutto, la sottoscritta inclusa, tranne che per masticare quello che mette in bocca. Perché quella del boccone di traverso è una paranoia che mi accompagna ormai ad ogni pasto, e oltre senza abbandonarmi mai. Ma io come glielo insegno ad un bambino di quasi un anno a masticare?
No, perché a questa (e a tante, tante, tante, tante) altre domande sul manuale d’istruzione che mi hanno consegnato alla nascita la risposta proprio non l’ho trovata!
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