Il Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti annuncia le novità per il sostegno alle famiglie durante dalla pandemia. Il decreto prevede smart working per padri e madri con figli minori di sedici anni e bonus baby sitter, ma solo per alcune categorie di lavoratori.
La polemica : smart working o bonus baby sitter ?
In questi ultimi giorni il Ministro Elena Bonetti ha commentato il contenuto del decreto Covid 2021 e in particolar modo la parte che punta al sostegno delle famiglie. Sono infatti previsti congedi retribuiti retroattivi con la garanzia del 50% dello stipendio.
Il decreto dispone inoltre la possibilità di accedere al bonus baby sitter, ma al momento solo per alcune categorie : per i lavoratori autonomi e gli operatori sanitari, gli impiegati nelle forze dell’ordine e altri lavoratori impegnati in prima linea.
Così molti genitori si sono interrogati in questi giorni se i congedi parentali e i bonus baby sitter potessero essere richiesti da chi lavora in smart working. A fare ulteriore confusione sono poi circolate alcune fake-news secondo cui il Ministro Bonetti avrebbe affermato che in smart-working ci si potesse occupare dei figli e che i bonus baby-sitter in questo frangente non sarebbero serviti.
In realtà la Ministra non ha mai fatto affermazioni del genere e ha anzi cercato di fare chiarezza sui suoi social e in un’intervista a Skytg24.
Abbiamo introdotto, per ora solo per alcune categorie, il voucher babysitter. Abbiamo usato 290 milioni che sono una cifra consistente, ma sono stati usati nella prima emergenza. Sto lavorando nei prossimi provvedimenti, per allargare questa misura ai genitori che sono in smart working ma hanno i bambini piccoli (penso alla scuola d’infanzia e alla scuola primaria), e che quindi necessitano di un ulteriore aiuto
Elena Bonetti aveva anche specificato che “lo smart working non è e non deve essere destinato solo alle donne e non può diventare uno strumento di welfare”.
Qui l’intervista :
Il Ministro Bonetti per l’ampliamento delle misure di sostegno alle famiglie
È corretto dire che il decreto non aveva previsto il bonus baby sitter non sarebbe spettato ai genitori in smart working. Infatti il bonus è stato pensato almeno inizialmente per quelle categorie di lavoratori, come sanitari e forze dell’ordine, il cui lavoro deve per forza svolgersi in presenza.
Ma a seguito delle recenti polemiche il Ministero delle Pari Opportunità e il Ministero dell’Economia e delle Finanze stanno attualmente lavorando per ampliare la platea del bonus baby sitter.
La situazione rimane piuttosto complessa perché al momento è stato possibile organizzare solo delle misure emergenziali, che quindi tutelassero in primis coloro che non possono né usufruire di smart working né di congedi (le categorie essenziali).
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