È stato definito Effetto Mozart, la pratica inaspettatamente semplice per aiutare i neonati ad alleviare i dolori dei primi esami.
Appena nati infatti i piccoli sono sottoposti a procedure di screening neonatale, come la puntura del tallone che creano un certo fastidio nel bambino. Alcuni medici hanno provato a far ascoltare ai piccoli pazienti la musica classica, e i risultati sono soprendenti!
Lo studio su Pediatric Research
Condotto dalla dottoressa Saminathan Anbalagan del Thomas Jefferson University Hospital, questo studio ha effettivamente dimostrato come la musica classica ascoltata prima e durante l’esame abbia avuto reali effetti calmanti sui neonati.
Spiegato all’interno della rivista Nature, lo studio ha coinvolto un campione di 100 neonati, 54 dei quali hanno ascoltato una melodia di Mozart per 20 minuti prima e durante la puntura del tallone effettuato per lo screening neonatale e per 5 minuti dopo.
Rispetto ai piccoli a cui non è stata fatta ascoltare alcuna musica, è emersa la differenza della percentuale di dolore percepita da entrambi i gruppi.
Come è stato possibile valutare i livelli di dolore nei neonati?
Sembrerebbe un risultato difficile da provare, tenendo in considerazione che i neonati non possono parlare o esprimersi per il dolore sentito, tant’è che molti genitori sono in difficoltà quando si parla di decifrare il pianto del neonato.
Ma grazie a un team di esperti è stato possibile formulare una scala di dolore in cui inserire le reazioni dei piccoli, tenendo conto di specifici aspetti: come le espressioni facciali, il pianto, i livelli di vigilanza, la respirazione e i movimenti degli arti. Secondo questi parametri, i diversi gradi di dolore oscillavano da un livello minimo di 0 a un massimo di 7.
È così emerso come prima della puntura, sia i bambini che avevano ascoltato la musica classica che quelli esenti provavano un dolore medio vicino allo 0, però durante l’esame il dolore provato dal primo gruppo era classificato come 4, rispetto al 7 del secondo gruppo.
Non solo, anche il dolore percepito dopo la puntura era differente, gli ascoltatori infatti avevano registrato 0 fino a due minuti dopo la procedura, mentre gli altri 5,5 un minuto dopo e 2 nel minuto successivo.
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