19 dicembre 2023 –
La nausea in gravidanza, una condizione comunemente affrontata dalle donne in attesa, è stata a lungo oggetto di ricerche e speculazioni. Recentemente, uno studio innovativo ha gettato nuova luce sulle cause di questo disturbo, offrendo speranze per trattamenti più efficaci e mirati.
Nausea in gravidanza: cosa sappiamo finora
La nausea in gravidanza, o iperemesi gravidica o morning sickness, è un sintomo comune della gravidanza, che colpisce circa il 66% delle donne. I sintomi tipici includono nausea, vomito, e in alcuni casi anche mal di testa, affaticamento, e difficoltà a concentrarsi.
La nausea gravidica può essere un disturbo molto debilitante. Può portare a disidratazione, malnutrizione, e perdita di peso. In alcuni casi, può anche portare a ricovero ospedaliero. Tuttavia, solo il 25% solitamente riceve un trattamento specifico per contrastare questi sintomi.
Infatti in Italia, la NVP (nausea e vomito in gravidanza) è stata spesso sottovalutata. Il progetto PURITY è nato per colmare questa lacuna conoscitiva, coinvolgendo 528 donne incinte in tre ospedali italiani: l’Ospedale dei Bambini ‘Vittore Buzzi’ di Milano, il Presidio Ospedaliero SS. Annunziata di Chieti e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli.
Le partecipanti hanno completato un questionario in due fasi. La prima, tra la diciottesima e la ventiduesima settimana di gravidanza, valutava prevalenza, gravità e impatto della NVP, mentre la seconda fase, entro 14 giorni dal parto, esaminava la correlazione tra i sintomi della NVP e gli esiti neonatali, oltre alla salute post-parto delle donne.
Fino ad ora, la causa della nausea gravidica era sconosciuta. Si ipotizzava che fosse dovuta a un aumento degli ormoni estrogeni e dell’Hcg, ma lo studio dell’Università di Cambridge ha dimostrato che la causa è invece un ormone prodotto dal feto, chiamato GDF15 (Growth Differentiation Factor 15).
La causa è un ormone prodotto dal feto
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha coinvolto un gruppo di donne in gravidanza e un gruppo di donne non in gravidanza. I ricercatori hanno misurato i livelli di GDF15 nel sangue delle donne e hanno scoperto che i livelli erano più alti nelle donne in gravidanza con nausea gravidica.
Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che le donne con nausea gravidica avevano una maggiore sensibilità al GDF15. Questo significa che il loro cervello è più suscettibile agli effetti di questo ormone.
La scoperta che la nausea gravidica è causata da un ormone prodotto dal feto è un importante passo avanti nella comprensione di questo disturbo.
Nausea in gravidanza: possibili trattamenti
I ricercatori hanno quindi ipotizzato due possibili trattamenti per la nausea gravidica: esporre le donne in cerca di gravidanza a GDF15, per rafforzare la loro resilienza. E utilizzare un recettore altamente specifico in grado di spegnere il sintomo.
L’esposizione a GDF15 potrebbe aiutare le donne in cerca di gravidanza a sviluppare una maggiore resistenza a questo ormone. Questo potrebbe ridurre la gravità dei sintomi di nausea gravidica in caso di gravidanza.
L’utilizzo di un recettore altamente specifico potrebbe invece bloccare gli effetti del GDF15 sul cervello. Questo potrebbe essere un trattamento efficace per la nausea gravidica in corso.
Ad oggi in Italia, grazie anche alla ricerca Purity di Italfarma, si applica l’associazione di due farmaci, la doxilamina e la piridossina, che sono state sviluppate espressamente e autorizzate per trattare nausea e vomito in gravidanza.
Questi nuovi trattamenti sono ancora in fase di sviluppo, ma la scoperta della causa della nausea gravidica è un passo importante verso la loro realizzazione.
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