Accade a Torino: una mamma si oppone alla pubblicazione degli scatti su facebook che ritraevano la figlia durante lo spettacolo scolastico. Subito la reazioni delle mamme, colme d’insulti e di minacce nei confronti della donna torinese.
Nega il consenso a postare le foto di Natale: le reazioni delle altre mamme
A Torino una madre ha negato il consenso all’utilizzo delle foto riguardanti la figlia. In particolare, si trattava di scatti relativi ad una recita natalizia scolastica. La scelta della madre ha portato a delle conseguenze che hanno suscitato sgomento fra utenti del web e media. Infatti, a causa di questa decisione neppure gli altri genitori hanno potuto pubblicare le foto che ritraevano i loro figli. Tutto si è concluso con una serie di minacce e d’insulti contro la mamma, che sono stati pubblicati nella chat di classe. Una vicenda assai incresciosa che ha portato ad un clima sempre più pesante. La donna, non avendo altra scelta, si è ritrovata costretta a cedere, dando così l’autorizzazione alla pubblicazione di quelle foto. Tuttavia, ha voluto precisare che: “Io non volevo che mia figlia venisse ripresa da chiunque, la mia scelta ha ovviamente impossibilitato gli altri genitori di condividere le foto dei loro figli sui social e questo ha innescato una serie di attacchi nei miei confronti”.
Nega il consenso alla pubblicazione e scatta il bullismo
Minacce e insulti non sono stati rivolti solo nei confronti della madre torinese, ma persino nei confronti della figlia. A tal riguardo, sulla chat sono state utilizzate frasi dure ed inequivocabili, fra le quali: “tua figlia è brutta, ecco perché non vuoi che sia postata la foto, ti vergogni”. Anche i rapporti a scuola si sono modificati e molti alunni hanno deciso di non giocare e d’isolare la figlia della donna torinese. A chiarire la questione è stata anche la dirigente scolastica che ha precisato: “Prima della festa di Natale abbiamo presentato un foglio ai genitori con la scelta di autorizzare o non autorizzare l’utilizzo delle immagini. Dal mio punto di vista, avevo avvisato che lasciare questa scelta ai genitori poteva creare problemi. Il risultato è questo, purtroppo”.
Certamente la vicenda lascia aperti molti spunti di riflessione e sottolinea ancora una volta uno spaccato di vita inquietante: la dipendenza degli italiani da facebook. Si ricorda, infatti, che anche dal punto di vista giuridico la scelta di pubblicare o meno le foto dei figli minori è rimessa esclusivamente ai genitori. Si tratta di un diritto che non può essere calpestato. Nonostante tutto, la donna che ha rifiutato di firmare il consenso sul trattamento dei dati personali, nonché la figlia, sono state bullizzate sulla chat di classe.
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