Gettò il neonato dal balcone: la mamma resta in carcere

Resta in carcere Valentina Ventura, la mamma rea confessa che gettò il neonato dal balcone a Settimo Torinese. La donna aveva chiesto gli arresti domiciliari, ma sia Stefania Cugge (il Gip di Ivrea) sia il Tribunale della Libertà si sono opposti alla sua richiesta. La donna infatti è considerata ancora pericolosa ed in grado di far del male ad altre persone.

Gettò il neonato dal balcone: una vicenda tragica e torbida

Era la fine di maggio quando un passante trovò un neonato abbandonato avvolto in un fagotto per le strade di Settimo Torinese. Il piccolo fu portato in ospedale, ma le sue condizioni erano troppo gravi e morì. Si indaga sulla vita privata della madre, che prima confessò il terribile gesto e poi riferì di non ricordare nulla. La donna tenne a lungo segreta la gravidanza, che secondo le indagini sarebbe il frutto di una relazione extraconiugale. Tutti questi aspetti inducono gli investigatori a pensare che si tratta di omicidio premeditato.

Il bimbo senza nome

L’unica vittima di questa triste vicenda è il povero neonato, che dopo un soffio di vita è stato subito gettato in pasto alla morte proprio dalla donna che l’ha partorito. La mamma non ha neanche voluto riconoscerlo, quindi il sindaco per dargli almeno un nome lo ha chiamato Giovanni Di Settimo prima del funerale.

Il video della settimana

54 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Povera donna un corno. È stata beccata solo perché ha partorito in casa. Fosse successo in un altro giorno e senza il marito nei dintorni, nemmeno il corpo del bimbo sarebbe stato trovato. X questo la gravidanza è stata nascosta. Altro che depressione, è stato tutto premeditato, solo ke nn è riuscita a nascondere bene il corpo. Vuole i domiciliari x diventare come la Franzoni, ma forse nn sa che entrambe sn delle assassine a sangue freddo. Una volta a casa più uccidere anche la figlia e se la cava senza galera…patetica.

  2. Io penso questo. Se sei brava ad andarci a letto con un uomo, devi pensare anche alle conseguenze. Quando ci vai a letto, per intenderci, la depressione ancora non ce l’hai..salvo i casi di violenza ovviamente. Se sei pronta a diventare mamma e lo desideri davvero un figlio, il corpo e la mente hanno 9 mesi per prepararsi, gli ormoni fanno sì che una madre si leghi al figlio in maniera fortissima. Se durante la gravidanza pero’ una donna già manifesta paure, timori, un qualunque disagio, o peggio che la gravidanza non fosse voluta, va aiutata o può essere un pericolo. E questo a prescindere da quanto sia stata responsabile o meno…o ne paga le conseguenze un cuoricino innocente. Purtroppo invece, c’è molta strafottenza. Io ho avuto mio padre in ospedale con un infarto per 10 GG. 40 km al giorno. Casa, lavoro, bimbo… Messaggi su WhatsApp delle amiche di sempre…come va? Come sta papà? Mai che una di loro fosse venuta a dire…dammi il bimbo, lo porto un’,oretta al parco con i miei. Ok io ho le spalle forti…me la sono cavata con una gastrite. Eppure quando serve l’avvocato gratis sono sempre disponibile. Questa è la realtà. Non ci si aiuta più.

  3. Io ho avuto la depressione post partum e posso garantire che a distanza di tre anni che è nata mia figlia,ancora ci combatto.E una patologia terribile credetemi.Io dico sicuramente:povero piccolo Angelo,ma a che povera mamma che dovrà convivere con il rimorso di ciò che ha fatto,dettato sicuramente da uno stato di non lucidità mentale…

  4. Cancellate quello che vi pare……non stiamo parlando del tempo.. ..ma di una donna che ha gettato un povero neonato dal balcone.. …esiste la libertà di pensiero e se si vuole pensare che lei debba fare la stessa fine non bisogna certo chiedere il consenso per esprimere la propria idea….bisogna forse essere gentili e parlare con rispetto di una simile persona?

  5. comincio a pensare ke la pena di morte serva a qualcosa…dobbiamo mantenere anche questi elementi ke non valgono un cazzo…tanto non c è niente da prendere in quella testa bacata

  6. I domiciliari? Lurida cagna… perché non la gettano dall ultimo piano del carcere con una corda al collo legata alle sbarre della finestra? Perché non la fanno rimanere impiccata a mezz’ asta senza dargli neanche la possibilità di toccare il suolo e sfracellarsi perché è morta prima? Deve fare la stessa fine di quel povero Angelo ma in modi 10000 volte peggiori.. ..non avere il coraggio di chiedere i domicilia….non so neanche perché dobbiamo mantenere certe spazzature in carcere a spese nostre

  7. Io darei la colpa anche ai medici che L hanno dimmessa che L hanno visitata al 45mo giorni a chi viveva con lei !!! Ma è possibile che nessuno si sia accorto della sua depressione post partum