All’ospedale Pertini di Roma un neonato è morto mentre veniva allattato dalla mamma che, stanca per il parto, si era addormentata.
Neonato muore soffocato in ospedale: aperta inchiesta contro ignoti
Un’immensa tragedia si è consumata all’ospedale Pertini di Roma dove una mamma, che da poco aveva dato alla luce il suo piccolo dopo diverse ore di travaglio, si era addormentata mentre allattava il neonato durate il rooming-in.
Secondo la ricostruzione, nel tardo pomeriggio la neomamma avrebbe chiesto al personale dell’ospedale di poter trascorrere ancora qualche minuto con il piccolo, che era attaccato al seno, ma nessuno è poi tornato da lei per riprendere il neonato. Solo dopo la mezzanotte, un’infermiera si è accorta della mamma addormentata con il piccolo accanto, ma ormai era troppo tardi: a nulla sono serviti i soccorsi e i medici ne hanno dovuto annunciare il decesso.
Il padre del bambino, ancora sconvolto dall’accaduto, ha subito denunciato quanto successo alle autorità competenti e ha dichiarato, in un’intervista al Messaggero:
Mio figlio stava bene, apparentemente era sano a tutti gli effetti. Ora aspettiamo di conoscere il risultato dell’autopsia e abbiamo affidato il caso a un legale. Di fatto, la causa esatta della morte è ancora sconosciuta e tante risposte noi ancora non le abbiamo. Confidiamo nelle indagini.
La procura di Roma, infatti, ha aperto un’indagine per omicidio colposo, disponendo un’autopsia sul corpo di quest’innocente vittima e che sarà disponibile nelle prossime ore. Intanto, molti sono gli interrogativi sulla vicenda, che partono proprio dal marito della giovane donna.
La mamma del neonato deceduto è stata lasciata sola: le dure parole del papà
Non si dà pace il padre del bambino che è stato testimone degli eventi successivi al parto.
In un’intervista al Messaggero, l’uomo ha spiegato che la moglie, entrata in travaglio alle 4 del mattino, ha partorito 17 ore dopo, chiaramente sfinita e priva di forze.
Da allora il neonato è stato sempre insieme alla sua mamma: l’ospedale applica il rooming-in, una procedure che mira a favorire il legame madre-figlio permettendo loro di trascorrere tempo insieme fin dai primi istanti, ma secondo l’uomo la moglie è stata abbandonata a sé stessa, senza gli aiuti necessari:
Lei stessa aveva implorato più volte il personale del reparto di portare il piccolo al nido per qualche ora per potere riposare un po’. Non ce la faceva più. Ma la risposta era sempre “no, non si può!”
Il papà continua sottolineando come la solitudine delle donne dopo il parto sia un problema estremamente comune negli ospedali italiani:
La cosa che non ci dà pace è che poteva accadere a chiunque, ed è successo a noi. Nulla ci potrà ridare indietro il nostro bambino, ma non vogliamo che accada ad altri genitori di vivere il nostro stesso incubo.
Nei reparti di ostetricia, soprattutto a seguito delle restrizioni anti-Covid, le neo mamme vengono infatti lasciate completamente sole con i bambini, senza la possibilità di ricevere il necessario supporto pratico e psicologico del proprio compagno e senza ricevere aiuti concreti dal personale del reparto, la conclusione del papà di questo sfortunato neonato è amara:
Ecco, i protocolli adottati negli ospedali andrebbero rivisti anche alla luce di questa considerazione. Se ad altre mamme non è capitato, è solo perché loro sono state fortunate.
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