10 dicembre 2024 –
Per molti ragazzi, il calcio non è solo un passatempo, ma un sogno e una passione che alimenta sogni di gloria. Tuttavia, l’idea che il successo sportivo possa sostituire l’impegno scolastico è una pericolosa illusione.
Ed è proprio contro questa mentalità che il presidente del Mantova Calcio, Filippo Piccoli, ha lanciato un messaggio forte e chiaro durante la festa natalizia delle giovanili del club.
Il valore della scuola oltre il campo di gioco
Durante un evento al Teatro Sociale di Mantova, che ha riunito tutte le squadre giovanili del club biancorosso, il presidente Piccoli ha affrontato un tema cruciale: il rapporto tra istruzione e sport.
Nonostante l’entusiasmo generale, alimentato dalla presenza dei giocatori di punta della squadra, le parole di Piccoli hanno catturato l’attenzione di tutti e toccato un tema spesso trascurato, ma fondamentale: il rendimento scolastico.
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Piccoli ha infatti chiesto in tutta onestà agli atleti presenti di alzarsi se avevano più di due materie insufficienti. L’effetto delle sue parole non si è fatto attendere: trenta giovani calciatori si sono alzati, dimostrando coraggio e sincerità.
Ma la vera sorpresa è arrivata con l’avvertimento del presidente: “Se entro marzo questi ragazzi non avranno rimediato alle insufficienze scolastiche, il prossimo anno non giocheranno più nel Mantova.”
Un messaggio di responsabilità e crescita
Questo monito non è solo una misura disciplinare, ma un invito a comprendere l’importanza di una formazione completa. Ed è anche rivolto ai genitori dei ragazzi, che hanno la responsabilità di accompagnare gli atleti nel loro percorso di formazione, sia sportivo che di istruzione.
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Piccoli ha sottolineato che il Mantova Calcio è una società composta da persone serie e preparate, e che anche i giovani atleti devono coltivare queste qualità, dentro e fuori dal campo. “Il compito di voi ragazzi, per ora, è quello di andare bene a scuola e crescere con la schiena dritta,” ha dichiarato il presidente, lasciando intendere che il calcio non deve essere un alibi per trascurare gli studi.
Perché scuola e sport devono camminare insieme
Questo episodio ci ricorda che il successo nel calcio – come in qualsiasi altra carriera – è il risultato di talento, impegno e disciplina. Tuttavia, non è garantito per sempre. Una solida preparazione scolastica offre un piano B indispensabile, qualora i sogni nel cassetto non si realizzassero o, semplicemente, per preparare i ragazzi a una vita piena e soddisfacente. Inoltre, lo studio sviluppa capacità critiche, organizzative e relazionali che possono essere determinanti anche nel mondo dello sport.
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Le parole del presidente del Mantova Calcio sono quindi un esempio virtuoso che potrebbe essere adottato da altre società sportive. Investire nell’educazione dei giovani atleti non significa sminuire l’importanza dello sport, ma piuttosto valorizzare il loro potenziale a 360 gradi. E questo è un insegnamento che va ben oltre il campo di calcio: è una lezione di vita.
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