Ci sono frasi che seppur sembrando gentili e innocue, in realtà nascondono un mondo di pensare sessista e sbagliato. Per esempio gli uomini che chiedono se possono aiutare nelle faccende domestiche sottintendono che quelle stesse faccende siano responsabilità della donna, quando in realtà la casa è di entrambe, così come i panni da lavare, i piatti sporchi, la polvere che si accumula, il letto da rifare.
Su questo si basa la campagna IKEA lanciata su Instagram in occasione della Festa della Donna, lo scorso 8 marzo. Lo storico brand svedese non è nuovo a campagne di sensibilizzazione legate attualità.
“Noi aiutarla a stirare”. Perchè quando dici posso aiutare stai dando pe scontato che sia responsabilità della donna. E così, declinato per tutte le altre faccende di casa.
Se, come dice IKEA su Instagram, la casa “è una società in piccolo che ci prepara a quella in grande”, è importante che le parole vengano dosate e corrette già da lì, soprattutto per le future generazioni.
Se un padre, un compagno, un marito prende parte alle faccende di casa può: “Della lavatrice mi occupo io” perchè non sta aiutando sta dando il suo contributo ad una piccola comunità (chiamata famiglia), tanto quando la donna.
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