Ha fatto molto discutere il post di Chris Pratt in cui su Instagram elogia e ringrazia la moglie Katherine Schwarzenegger per il fatto di avergli dato “una fantastica bambina sana“.
Chris Pratt ha sposato la figlia di Arnold Schwarzenegger, Katherine, nel 2019 dopo aver divorziato da Anna Faris con la quale nel 2014 aveva avuto un figlio, Jack, nato prematuro al settimo mese che nel corso degli anni è stato sottoposto a diversi interventi.
Con la seconda moglie invece Pratt ha avuto una bambina che la coppia ha chiamato Lyla e il post della discordia si legge sotto ad una foto pubblicata sul profilo Instagram dell’attore che ritrae i due felici e innamorati.
Un clamore (e un odio) quello che si è scatenato sul web decisamente eccessivo se si pensa che il post voleva essere per l’attore solo una genuina dichiarazione d’amore.
Le parole utilizzate dall’uomo si prestano però al fraintendimento perché partono da un vizio di fondo, secondo il quale si cerca in continuo nella maternità, nella genitorialità in genere, la colpa di qualcosa.
La tendenza è sempre la solita: cercare la colpa di un comportamento, di un’azione, di un atteggiamento, ancora peggio di uno stato di salute, di un essere umano in qualcun altro e rintracciarla sempre nella madre.
Il problema di fondo, ancora una volta, è pensare di essere puniti (o graziati) attraverso i propri figli.
Si fa sempre l’errore di valutare la vita di qualcuno o la nostra, e per vita intendo quella da genitori, in base al successo, o all’insuccesso, al benessere, o al malessere, di chi è stato messo al mondo dopo di noi.
La verità è che essere genitori può essere inteso da qualcuno come una ricchezza, per altri come qualcosa di non necessario, per altri ancora un miracolo, ma mai dovrebbe essere considerato come una colpa.
Fino a quando non inizieremo a ragionare in questo modo e a concepire la genitorialità come un affare privato che non riguarda tutti noi, la vita delle madri non potrà mai essere facile!
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