Si dice spesso che noi mamme ce la facciamo sempre. Che nonostante le difficoltà, i momenti di sconforto, le lacrime, i problemi che sembrano insormontabili noi, alla fine, una soluzione la troviamo.
Superiamo la paura del parto prima, i dolori degli ultimi mesi di gravidanza, l’allattamento e le notti insonni.
Si dice che, anche se acciaccate, sfibrate, stanche, in fondo ci arriviamo. Ogni volta.
Che cadiamo e ci rialziamo,per non farci vedere piangere dai nostri figli. Che non ci arrendiamo mai e che la forza la troviamo sempre non importa quanto l’obiettivo sia lontano e difficile da centrare.
Si dice che noi mamme le sfide le affrontiamo ogni volta con coraggio, superandole nonostante le cadute e le (ri)cadute.
Che malanni, compiti, svezzamenti, primi denti, terrible two sono solo l’ennesimo traguardo che taglieremo trionfanti. Perché una mamma ce la fa sempre.
E io non sono d’accordo. Non sono d’accordo sul fatto che una mamma ce la faccia sempre ma soprattutto non sono d’accordo sul fatto che una mamma debba per forza farcela. Che debba ad ogni costo tirarsi su le maniche e trovare la forza senza mai concedersi il lusso di un momento di scoramento reale.
Ci si dimentica spesso, troppo spesso, che le mamme non sono altro che donne con qualcosa in più o in meno, a secondo del punto di vista, e che come tali hanno il diritto all’immobilità. Di stare ferme. Di piangere e a disperarsi. Di non centrare l’obiettivo ma soprattutto di poter ammettere a se stesse e a chi è intorno che per una volta non è riuscita a farcela.
E che ve bene così.
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