A volte capita di avere quel caro oggetto che, al di là del valore monetario, assume un valore affettivo inestimabile: un peluche o un film su videocassetta, una rivista o un libro che hanno percorso con noi un pezzo di vita e che ci hanno lasciato un segno indelebile. E tante altre volte accade che, nelle moderne abitazioni, i mq scarseggino e, di conseguenza, anche lo spazio per ricordi e nostalgie.
La soluzione sarebbe il cestino dell’immondizia, ma quando ricordi ed emozioni danno un valore aggiunto a quell’oggetto non è così semplice. Tuttavia, l’idea di non eliminare definitivamente l’oggetto, ma di dargli una nuova vita potrebbe darci il coraggio di liberarcene e condividere con altri utenti il pregio dello stesso.
Su queste premesse, in molte città italiane (fra cui Ravenna, Venezia, Bergamo, Gubbio e Rovereto), hanno preso vita i contenitori del Rifiuto Con Affetto, un posto dove liberamente si può lasciare un oggetto, potenziale rifiuto, per il quale nutriamo un particolare sentimento e permettere che qualcun’altro se ne prenda cura.
Ciò che differenzia questa iniziativa dalle consuete compravendite dell’usato o sistemi di baratto, è il sentimento, l’affetto con cui l’oggetto è lasciato e preso: non si tratta di un semplice esubero di materiale di cui non sappiamo che farcene, ma un oggetto di cui nostro malgrado – per i più vari motivi – dobbiamo disfarcene.
Per chi lo accoglie, quindi il libro (ad esempio) non sarà solo un insieme di pagine e copertina, ma trasmetterà il sentimento di chi lo ha lasciato non al suo destino di rifiuto, ma a quello di riutilizzo consapevole.
Dunque, se dalla cernita di materiale troviamo oggetti da cui non vorremmo mai separarcene, non dimentichiamo l’importanza di un riciclo con affetto, sia tramite uno dei box di questa bella iniziativa sia con un passaparola fra amici e parenti: ne guadagneremo noi e l’ambiente!
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