Quante volte una mamma perde la pazienza con il proprio figlio?
Quando le cose vanno bene, il bambino ascolta al primo richiamo, se non ha voglia di essere distratto da quello che stava facendo, o se ha capito che la cosa da fare è noiosa, fa orecchie da mercante e si ribella. Finge indifferenza, continua a giocare come se la mamma non li avesse chiamati.
In quel preciso momento, dopo giorni di 40 gradi all’ombra, stanchezza arretrata e diversi impegni da svolgere in tempi record, la reazione della mamma è una sola: perdere la pazienza. Trascina il figlio di peso, lo costringe a fare una cosa che non vuole fare, lo fa strillare come se gli avesse procurato il peggior male.
Perdere la pazienza anche se non si dovrebbe, accade perché anche la mamma è umana e non sempre riesce a controllare i suoi istinti da mamma stanca e stressata.
Come gestire la rabbia con i propri figli
Non abbiamo raccontato niente di nuovo. Agitazione e rabbia colpiscono una mamma per diversi motivi: è stanca per una giornata troppo pesante, deve sbrigare tante commissioni e ha paura di non farcela, soprattutto quando si trova a dover gestire i “capricci” dei figli. Può sbottare per la qualunque, anche se non vorrebbe. In lei cresce il senso di colpa subito dopo aver sgridato suo figlio; sa di aver sbagliato a farsi trascinare dalla rabbia.
3 consigli per non perdere la pazienza
Allora come fare? Come si può gestire una situazione a rischio e non perdere la pazienza con i propri figli?
La prima cosa da sapere è che per controllare la rabbia bisogna prima comprendere da dove nasce quest’emozione negativa.
Dopo aver analizzato la situazione e capito come mai si hanno comportamenti così impulsivi bisogna giocare d’astuzia. Ad esempio, è inutile fare una domanda al bambino con la possibilità di rispondere con un secco Sì o No se abbiamo già deciso noi quale sarà il programma della giornata.
Il bambino deve ricevere nuovi stimoli, desiderare di fare una nuova cosa con la mamma senza pensare a quello che stava facendo in casa. Bisogna dargli delle alternative. Che cosa significa in concreto? Bisogna evitare frasi come: “Vieni con me a fare la spesa?” Meglio optare per un: “Dai, stiamo andando insieme a fare la spesa e poi passiamo a trovare i nonni.”
Se poi ci si rende conto che la rabbia sta prendendo il sopravvento sulla situazione, anziché inveire contro il bambino è meglio allontanarsi e andare in un’altra stanza.
Respirare profondamente e riprendere il controllo di sé stesse aiuta a capire subito che prendersela con il bambino peggiora solo il clima in famiglia.
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