Carolina Marconi, la nota showgirl originaria del Venezuela che ha combattuto e sconfitto un cancro al seno, ha raccontato che proprio a causa di questo non potrà adottare un bambino, ma che ha intenzione di combattere e sconfiggere tutti gli impedimenti e le lungaggini burocratiche.
Lo sfogo della showgirl
“Non posso adottare un bambino perché ho avuto un tumore“. Con queste parole Carolina Marconi, il cui desiderio di diventare mamma è notissimo, ha sfogato tutta la sua rabbia contro una decisione che la trova assolutamente contraria.
La battaglia contro il cancro al seno per la showgirl è stata molto dura e le sedute di chemioterapia sono terminate soltanto nello scorso mese di gennaio ed in quel momento aveva condiviso sui social il suo desiderio di mettersi tutto alle spalle, scrivendo “Ora voglio godermi tutto”.
La scoperta del tumore era avvenuta mentre stava effettuando degli esami per poter intraprendere il percorso della fecondazione assistita. Una decisione che la showgirl aveva preso insieme ad Alessandro Tulli, ex calciatore e suo compagno, dato che la procreazione naturale era risultata impossibile.
Già nel mese di ottobre dello scorso anno Carolina Marconi aveva reso noto che non avrebbe rinunciato al suo desiderio, anche attraverso una adozione. Questa dichiarazione è stata rilasciata in una puntata del programma televisivo Storie Italiane così come sul suo account Instagram.
La battaglia contro la burocrazia
Dopo aver vinto la battaglia contro il tumore per la showgirl venezuelana è iniziata quella contro la burocrazia e le sue decisioni. Carolina Marconi infatti non risulterebbe idonea all’adozione in quanto ha avuto un tumore, anche se questo è stato poi sconfitto, ed ora sta portando avanti la sua azione con l’aiuto ed il sostegno di un avvocato. Infatti, molti Tribunali non riconoscono l’idoneità all’adozione se non sono passati almeno 5 anni dalla diagnosi di tumore di uno dei genitori.
La sua situazione è comune a quella di molte altre persone che devono convivere con l’ombra di una possibile recrudescenza della malattia e per questo non possono guardare al futuro ad esempio con l’adozione. La Marconi ha chiarito che questa situazione non riguarda soltanto l’adozione, ma anche la possibilità di essere assunti e di poter avere un mutuo.
più di 900 mila persone in Italia “guariti di tumore “nn possono essere libere di guardare il futuro senza convivere con l’ombra della malattia e per questo è molto difficile adottare un bambino, ottenere un mutuo, farsi assumere
Infatti anche per accendere un mutuo, spesso gli enti che li finanziano chiedono di sottoscrivere anche una polizza vita come garanzia accessoria per il mutuo : il che rende più difficile a un malato o una persona guarita di cancro accedere a tali finanziamenti.
In altri Paesi europei tra i quali il Belgio, il Lussemburgo, la Francia e il Portogallo, ha chiarito la showgirl, esiste il riconoscimento del “Diritto dell’oblio oncologico”, che ha come obiettivo l’ottenimento di una legge a tutela di tutte le persone che sono state attaccate da una neoplasia, dalla quale sono poi guarite.
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