Francisco Vera è un bambino colombiano di 11 anni che ha deciso di mobilitarsi per l’ambiente. Per il suo impegno ha ricevuto serie minacce di morte. Oggi nel suo gruppo ci sono oltre 200 bambini e l’Onu lo sostiene nella sua battaglia per la salvaguardia del Pianeta.
Francisco ed i suoi “Guardianes por la vida”
Francisco è un ragazzino come gli altri studia, è un patito dei giochi elettronici, legge, va in bicicletta e non manca mai di portare a spasso il suo cane Pinky. Le foto lo ritraggono mentre sorridente pianta gli alberi nella sua cittadina o alza il pugno per coinvolgere altri bambini nella sua lotta per proteggere l’ambiente. Il suo impegno è autentico ed è iniziato nel 2019, quando a soli nove anni, ha creato il gruppo “Guardianes por la vida”, che oggi conta 220 adolescenti. I suoi sostenitori si diffondono a macchia d’olio. Francisco infatti è molto famoso anche in Messico e Argentina. Molti lo paragonano all’attivista svedese Greta Tthunberg, ma lui dimostrando una maturità da adulto, ha affermato in più di un’intervista che non ama i paragoni e sottolinea quanto le loro esperienze personali ed i contesti siano differenti.
Al piccolo attivista non mancano gli amici ed i sostenitori, ma purtroppo neanche gli haters. A 11 anni ha già ricevuto minacce di morte per le sue campagne di sensibilizzazione ambientale e per sostenere il diritto allo studio, anche in pandemia. L’Onu è sceso al suo fianco con una lettera firmata dall’Alta commissaria, Michelle Bachelet, per esprimere sostegno pubblico alla sua attività. Il presidente della Colombia, Iván Duque invece lo ha chiamato in Senato per fare un discorso e dare voce alla sua battaglia. Duque inoltre ha garantito massimo impegno da parte delle autorità per trovare i responsabili delle minacce.
Francisco da grande farà l’astrofisico, ma nel frattempo combatte per l’ambiente
Francisco intanto continua la sua lotta ed ogni venerdì partecipa ai Fridays for future, di cui è portavoce nazionale. Quando organizza una manifestazione invita tutti i partecipanti a raccogliere i rifiuti che trovano lungo il percorso ed ha già piantato oltre 200 alberi per limitare i danni del disboscamento. Il suo impegno nasce dall’amore per la sua cittadina Villeta, a 90 chilometri da Bogotà. Il paese si trova ai piedi delle Ande e qui la natura mostra tutta la sua bellezza, ma anche la sua fragilità. La Colombia purtroppo, anche lo scorso anno, si è confermata un paese molto pericoloso per gli attivisti ambientali, nel 2020 infatti ne sono stati uccisi 53. Francisco continua la sua lotta e intanto sogna di diventare un astrofisico o il Presidente del suo Paese.
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